COVID-19 E RIAPERTURA SCUOLE A SETTEMBRE: ANCI UMBRIA SCRIVE ALLA REGIONE UMBRIA  PER ATTIVARE UN TAVOLO DI CONFRONTO E TROVARE MISURE CONDIVISE

COVID-19 E RIAPERTURA SCUOLE A SETTEMBRE: ANCI UMBRIA SCRIVE ALLA REGIONE UMBRIA  PER ATTIVARE UN TAVOLO DI CONFRONTO E TROVARE MISURE CONDIVISE

Ragionare sulla grande sfida della riapertura delle scuole a settembre, per farsi trovare pronti: è questo, in sintesi, quanto chiesto da Anci Umbria in una lettera, firmata dal presidente Francesco De Rebotti e dalla Coordinatrice Consulta Istruzione, Rossella Cestini e indirizzata alla presidente della Regione Umbria Donatella Tesei, all’assessore all’Istruzione Paola Agabiti, all’assessore ai Trasporti Enrico Melasecche, all’assessore alla Sanità Luca Coletto e al direttore USR Umbria Antonella Iunti, oltre che al segretario generale Anci nazionale Veronica Nicotra Gentili.

Anci Umbria, facendosi anche portavoce di numerose sollecitazioni provenienti dai sindaci ha chiesto di attivare, coinvolgendo l’UPI regionale e tutte le rappresentanze delle categorie coinvolte, un incontro, individuando alcuni macrotemi che dovranno essere affrontati nell’immediato e su cui trovare soluzioni condivise: trasporto scolastico, mensa, suddivisione degli spazi e strutture scolastiche, personale docente e ATA.

Questa la lettera:

“L’emergenza COVID19 che ha colpito il nostro Paese ormai da alcuni mesi, creando le condizioni per dichiarazione dello stato di emergenza, ha portato ad un arresto o ad una notevole riduzione di tutte le attività che potenzialmente potevano favorire la diffusione del virus. In maniera molto forte e soprattutto, drastica, tutto questo ha coinvolto il mondo della scuola di ogni ordine e grado. Le scuole, infatti sono state chiuse e mai riaperte; si sono create situazioni di disagio per molti bambini/ragazzi e le loro famiglie, soprattutto per la fascia 0-3 e per i delicati casi disabilità, sui quali sono state riscontrate forme di regressione durante il periodo di isolamento.

Con la didattica a distanza e il dialogo virtuale si è faticosamente arrivati alla fine di questo anno scolastico, con ancora molte incertezze su chi dovrà affrontare gli esami di fine ciclo che ormai sono prossimi. Ma la sfida più grande è dover organizzare il rientro a scuola di tutti gli studenti a settembre. I tempi sono molto ristretti e molte le questioni da affrontare.

Dirigenti, docenti, medici, famiglie anche riuniti in gruppi, che si sono creati nel giro di poche settimane, evidenziano problematiche e chiedono risposte e sono disponibili ad aiutare e proporre soluzioni. Le Amministrazioni locali, dal canto loro, sono molto preoccupate sia per la gestione e l’organizzazione degli spazi sia per gli effetti di carattere sociale che una situazione come questa ha già creato e continuerà a creare soprattutto quando non si riesce ad avere chiarezza su come affrontare le innumerevoli problematiche emerse dal mondo scuola.

Ad oggi, infatti, non c’è una chiara pianificazione che tenga conto delle reali criticità, presenti nella riapertura della scuola, e, tutto questo lascia prevedere che in assenza di una riorganizzazione veloce, concreta e condivisa non sarà possibile essere pronti per settembre all’avvio di un delicatissimo anno scolastico.

Le amministrazioni comunali evidenziano un serie di problematiche alle quali non è possibile prescindere ai fini dell’avvio di un anno scolastico quanto più tranquillo possibile: dando seguito alle indicazioni del Comitato tecnico scientifico ministeriale, istituito per l’emergenza COVID19, per la ripresa delle attività didattiche del prossimo anno scolastico emerge l’ipotesi che ciascuna realtà scolastica proceda ad una mappatura e riorganizzazione dei propri spazi, garantendo il distanziamento interpersonale di almeno 1 metro, in rapporto al numero di alunni e alla consistenza del personale con l’obiettivo di garantire quanto più possibile la didattica in presenza, anche avvalendosi di spazi in più grazie a collaborazioni con i territori e gli Enti locali. Attualmente le strutture scolastiche non sono in grado di garantire, nella gran parte dei casi, una riorganizzazione in base al numero degli iscritti. La riorganizzazione degli spazi, comporterà che le aule potranno accogliere meno studenti. Questa divisione necessiterà di conseguenza di un aumento del personale, sia docente che ATA (conseguente necessità di risorse maggiori).

In entrata e uscita dalla scuola, nel caso di scaglionamento individualizzato, occorre considerarne i tempi modulandoli anche con i servizi di trasporto cittadino, gli scuola bus disponibili, anche in ragione delle nuove richieste di distanziamento, e possibili difficoltà dei genitori che hanno figli in fasce di età differenti in scuole diverse.

Vanno individuate, inoltre, modalità appropriate per la gestione della mensa scolastica (spazi, tipologia di erogazione), anche in accordo con le ASL regionali.

Spazi, personale docente e ATA, trasporto e mensa scolastica, sono alcuni degli imprescindibili punti da affrontare in un tavolo che Anci Umbria chiede alla Regione Umbria di attivare, coinvolgendo anche l’UPI regionale e tutte le rappresentanze delle categorie coinvolte”.




ANCI UMBRIA ONORA LA FESTA DELLA REPUBBLICA

ANCI UMBRIA ONORA LA FESTA DELLA REPUBBLICA

Anci Umbria onora la Festa della Repubblica che, mai come quest’anno, deve rappresentare i valori della coesione sociale, della condivisione, dell’unità fra territori, fra Comuni. Una riflessione, in questa giornata particolare, non può che andare alla pandemia che ci ha travolti: sono stati giorni duri, difficili, anche di grandi dolori e sappiamo che ancora non è finita. Tutti abbiamo profuso grande impegno per contrastare questo virus, per garantire massima tutela ai cittadini, alle imprese, ai lavoratori, sotto una molteplicità di aspetti. Un primo pensiero va alle famiglie che hanno perso un loro caro. E un grazie sentito e doveroso va, ancora una volta, a tutti quei medici, infermieri e personale sanitario che hanno garantito in prima persona la salute dei cittadini che, andando anche oltre le loro forze, sono stati la colonna portante della nostra Italia, un’Italia oggi più unita che mai. Anci Umbria invita i Comuni a valorizzare le connessioni, a rompere l’isolamento fra piccoli centri, a guardare l’Umbria, come a un unico grande territorio.

Buona Festa della Repubblica a tutti! 




SULLA FASE 2 E SULLA RIPARTENZA, ANCI UMBRIA CHIEDE UN INCONTRO ALLA REGIONE

Attivare, quanto prima, un confronto tra Anci Umbria e Regione Umbria, durante il quale affrontare, in modo uniforme fra tutti i Comuni, alcune tematiche della fase 2 dell’emergenza sanitaria, oltre che la mole di effetti delle varie normative su cui i Comuni sono e saranno impegnati. E’ questo, in sintesi, quanto emerso dalla riunione dell’Ufficio di Presidenza di Anci Umbria, di ieri mattina, che si è tenuta nel Comune di Deruta.

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ANCI UMBRIA ALLA VIDEOCONFERENZA SUL PROGETTO “TRENTA IDEE PER L’UMBRIA

ANCHE ANCI UMBRIA ALLA VIDEOCONFERENZA SUL PROGETTO “TRENTA IDEE PER L’UMBRIA/ DE REBOTTI: “UN’OPPORTUNITA’ STORICA PER RIPENSARE L’UMBRIA, CON I COMUNI PROTAGONISTI ATTIVI” 

“Ribaltare la prospettiva e cogliere, paradossalmente, l’occasione, irripetibile, che questa situazione straordinaria dettata dal Covid-19 ci consegna: un’opportunità storica, quella di ripensare la nostra regione, di sviluppare un nuovo pensiero, con i Comuni protagonisti attivi”: lo ha detto questa mattina il presidente di Anci Umbria, Francesco De Rebotti, intervenendo alla videoconferenza su “Trenta idee per l’Umbria”. “Università, Regione e Comuni, dunque, in campo per rilanciare l’Umbria nel post Covid-19. Una sinergia che è segno della capacità di una regione a reagire in modo forte. L’università è un pezzo della nostra storia e io ho la fortuna di toccare con mano, nella città di Narni, questa esperienza. I nostri studenti non ci hanno abbandonato in questi mesi, testimoniando la sicurezza di questo territorio. Le polemiche di questi giorni sul fattore Rt che ci paragona alla Lombardia non serviva, ma non c’è turista italiano o straniero che si baserà su quel fattore per le sue scelte. L’Umbria ha dato prova quotidiana e su tutti i livelli della sua sicurezza, di essere una regione coesa. Anche nel post Covid, i Comuni vogliono continuare a fare la loro parte, come hanno fatto in questi mesi di straordinaria emergenza, partecipando attivamente al processo di ripensamento dell’Umbria, facendo sempre leva su un elemento chiave: il valore del pubblico”.




23 MAGGIO, GIORNATA DELLA LEGALITÀ: ANCI UMBRIA ACCOGLIE L’INVITO DEL PRESIDENTE DECARO E DI MARIA FALCONE

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Anci Umbria: siglato accordo per tutela della salute nei luoghi di lavoro

È stato sottoscritto, oggi, in videoconferenza, un protocollo d’intesa fra Regione Umbria, Anci Umbria, Upi Umbria e Sindacato umbro del pubblico impiego CGIL FP, CISL FPL e UIL FPL per la tutela della salute dei lavoratori e per una migliore organizzazione del lavoro da remoto, in vista del rientro nei luoghi di lavoro, con l’attivazione della Fase 2.

   Un accordo decisivo e importante, che definisce le misure di sicurezza che dovranno essere adottate negli uffici pubblici di Regione, enti regionali, Province e Comuni, al fine di contrastare la diffusione del virus Covid-19, a tutela non solo dei lavoratori, ma dell’intera comunità umbra. Le misure previste si applicheranno anche nei confronti degli utenti che si recheranno nelle sedi e agli sportelli di front office e per le relazioni con il pubblico. 

   “La firma del protocollo – commentano Regione, Anci Umbria, Upi e funzione pubblica di Cgil, Cisl e Uil – sancisce l’inizio di un nuovo percorso, di un nuovo modo di rapportarsi fra istituzioni ed enti. Il documento rappresenta un modello di lavoro e di condivisione fra soggetti diversi, nell’interesse supremo della comunità e dei lavoratori. Con la fase 2 si è aperta, di fatto, la necessità di integrare ancor più le garanzie tradizionali del lavoratore con quelle della salute. Ciò significa anche tutelare i servizi e quindi l’intera comunità. L’atto di oggi – concludono le parti – è un segnale importante di attenzione e impegno a favore dei dipendenti e della società. Amministrazioni e sindacato puntano a una tutela diffusa e concreta dei servizi, del lavoro, dei cittadini, delle lavoratrici e dei lavoratori tutti”.

   Nel dettaglio, l’intesa incentiva l’adozione di strumenti e soluzioni tecnologiche per l’accesso da remoto dei cittadini, anche con l’obiettivo di un miglioramento continuo del servizio pubblico in termini di innovazione, digitalizzazione, rispondenza alle necessità dei cittadini. 

  Intende inoltre garantire condizioni igienico-sanitarie ottimali all’interno degli uffici e delle aree aperte al pubblico, tramite la costante sanificazione dei locali, l’installazione di pannelli di protezione, il mantenimento del distanziamento sociale, la fornitura per gli addetti e per gli utenti degli opportuni dispositivi di sicurezza.

20200430 – Protocollo Sicurezza REGIONE anci upi cgil cisl UIL




COVID-19/ BUONI SPESA: OLTRE L’83% DEI COMUNI UMBRI HA CHIUSO IL BANDO. I NUMERI, IN UNA INDAGINE DI ANCI UMBRIA

COVID-19/ BUONI SPESA: OLTRE L’83% DEI COMUNI UMBRI HA CHIUSO IL BANDO. I NUMERI, IN UNA INDAGINE DI ANCI UMBRIA

L’83,7% degli avvisi relativi alle misure di solidarietà alimentare è ormai chiuso e soltanto il 16,3% è ancora aperto. Inoltre, 81 Comuni (88,04%) hanno adottato la tipologia dei buoni spesa, 9 Comuni (9,7%) hanno affiancato ai buoni spesa, i pacchi alimentari e 2 Comuni (2,17%) hanno distribuito pacchi alimentari: lo rileva una indagine realizzata da Anci Umbria e chiusa lo scorso lunedì, relativa alle misure di solidarietà alimentare volte a sostenere singoli e nuclei familiari in condizioni di necessità, a causa dell’emergenza epidemiologica in atto. L’indagine fa riferimento ai 92 Comuni dell’Umbria.

La maggior parte degli avvisi è chiusa per scadenza del termine; o per esaurimento delle risorse disponibili (come Bastia Umbra, Bettona, Cannara, Città della Pieve, Castiglion del Lago, Magione, Panicale, Tuoro sul Trasimeno, Valfabbrica, Terni…). Inoltre, il 12% dei Comuni ha chiuso l’avviso per esaurimento delle risorse entro i primi 20 giorni di aprile.

Restano aperti alcuni avvisi che non hanno previsto un limite temporale per la presentazione delle domande, identificando il termine con l’esaurimento delle risorse disponibili, nonchè altri avvisi in chiusura, oggi, 30 aprile (come Bevagna, Gubbio, Nocera Umbra, Torgiano, Calvi dell’Umbria….) o il 4 maggio (come Porano).

Il 25% dei Comuni aveva, o ha riaperto ora, i termini, o pubblicato nuovi avvisi per assegnazione delle risorse residue della seconda tranche, rivolti in particolare ai cittadini dotati dei requisiti richiesti che non avevano già presentato istanza precedentemente (fra cui Bevagna, Cerreto di Spoleto, Montefalco, Monteleone di Spoleto, Monte Santa Maria Tiberina, Nocera Umbra, Sant’Anatolia di Narco, Spello, Torgiano, Trevi, Arrone, Avigliano Umbro, Baschi, Calvi dell’Umbria, Giove, Guardea, Lugnano in Teverina, Montecastrilli, Narni, Porano, San Gemini, San Venanzo, e altri).

In altri casi, le risorse residue sono state distribuite ai beneficiari idonei con una maggiorazione del contributo previsto.

La dotazione di risorse prevista per i 92 Comuni umbri ammontava a 5.492.039,30 Euro.

Sono stati, inoltre, stanziati ulteriori fondi da parte dei Comuni, grazie all’attivazione di misure di solidarietà alimentare da parte di privati, terzo settore, associazionismo.

Molti Comuni hanno aperto un conto corrente dedicato alle donazioni. In alcuni casi i fondi provenienti da tali conti correnti sono risultati fondamentali per poter soddisfare tutte le richieste pervenute, per le quali le risorse previste dall’OCDPC n. 685/2020 risultavano insufficienti. Questo è avvenuto sia in Comuni più grandi (come Assisi, Perugia, Città della Pieve…), sia in Comuni di dimensioni ridotte (fra cui Parrano). Alcuni Comuni hanno integrato con risorse da proprio bilancio i fondi destinati alle misure di solidarietà alimentare (Montone, Panicale, Scheggino, Todi, Narni…) Alcuni Comuni, a fronte dell’elevato numero di richieste, sono stati costretti a rimodulare gli importi dei buoni spesa per poter soddisfare tutte le richieste. Questo è accaduto sia in Comuni più grandi (come Umbertide), sia in Comuni di ridotte dimensioni (come Valtopina)

Un’ultima annotazione sugli esercizi commerciali che hanno aderito: sono stati coinvolti quasi 800 esercizi commerciali e fra questi anche 76 farmacie e parafarmacie.

Nella maggior parte dei casi, i Comuni hanno raccolto le adesioni degli esercizi commerciali attraverso una manifestazione di interesse.

BUONI SPESA REPORT FINALE

solidarieta alimentare_scheda sintetica

solidarietà alimentare OCDPC N. 658

buoni spesa




Anci Umbria: Alemanno incontra i Sindaci del cratere umbro

Si è svolta questa mattina una video conferenza cui hanno preso parte i sindaci del cratere umbro del sisma e rappresentanti di Anci Umbria. La riunione è stata coordinata dal Sindaco di Norcia, Nicola Alemanno, membro della cabina di coordinamento nazionale sisma, che ha informato i primi cittadini riguardo i 5 grandi macro temi che il Commissario alla Ricostruzione Legnini sottoporrà al Governo nei prossimi giorni. Nella cabina di coordinamento convocata per giovedì 30 aprile saranno discusse in particolare le ordinanze riguardo i contributi INAIL per la messa in sicurezza di immobili produttivi; la definizione delle modalità e dei criteri per lo svolgimento da parte dei Comuni dell’ istruttoria per le concessioni di contributo e di tutti i conseguenti adempimenti; l’ attuazione della semplificazione ed accelerazione della ricostruzione privata.




RICOSTRUZIONE POST SISMA: VIDEOCONFERENZA FRA IL COMMISSARIO LEGNINI E I SINDACI DELLA CABINA DI REGIA ANCI

RICOSTRUZIONE POST SISMA: VIDEOCONFERENZA FRA IL COMMISSARIO LEGNINI E I SINDACI DELLA CABINA DI REGIA ANCI

ALEMANNO: “SI VA VERSO UN’ACCELERAZIONE”

“E’ stata proficua – afferma il sindaco di Norcia, Nicola Alemanno – la riunione del coordinamento tra il commissario alla ricostruzione Giovanni Legnini e i sindaci della cabina di regia Anci sul terremoto che si è svolta oggi in videoconferenza”. La riunione è stata convocata dal coordinatore delle Anci regionali e Presidente di Anci Marche, Maurizio Mangialardi e vi hanno partecipato i rappresentanti della cabina di regia di Anci Lazio, Antonio Fontanella (sindaco di Amatrice), Anci Abruzzo Gianguido D’Alberto (sindaco di Teramo), Anci Marche Aleandro Petrucci (sindaco di Arquata del Tronto) e Anci Umbria Nicola Alemanno (sindaco di Norcia).

Il sindaco ha ribadito che “se per l’intero Paese lo sforzo per recuperare dovrà essere senza precedenti, nelle aree del cratere il combinato disposto tra la gestione dell’emergenza post sisma, il lento avvio della ricostruzione e il Covid19, richiederanno un superamento delle pastoie burocratiche che fin qui hanno tenuto tutto bloccato, senza le quali, in questi territori, non ci può essere futuro”. 

Durante la videoconferenza sono stati annunciati i temi che saranno approfonditi nel corso di un successivo incontro, programmato per il prossimo 30 aprile.

In particolare, riferisce il sindaco Alemanno, “si parlerà dello stato di riorganizzazione e potenziamento della struttura commissariale e delle iniziative necessarie alla ripresa e all’accelerazione della ricostruzione, ma anche dell’ordinanza relativa alla destinazione del fondo Inail per la sicurezza nei luoghi di lavoro, delle modalità e dei criteri per lo svolgimento da parte dei Comuni dell’istruttoria per le concessioni dei contributi per la ricostruzione privata e di tutti i conseguenti adempimenti, dell’ordinanza sulla semplificazione e accelerazione della ricostruzione privata e dell’esame dell’ordinanza per l’individuazione dei comuni maggiormente colpiti dagli eventi sismici”.

Il sindaco Alemanno ha rilevato un “deciso cambio di passo nella riscrittura delle norme”, anche in merito alle novità che dovrebbero arrivare sull’ordinanza di semplificazione attuativa dell’art. 12bis sull’autocertificazione dei professionisti: “Nello specifico si va verso una vera e propria accelerazione con sostanziale modifica del ruolo delle professioni tecniche e dei Comuni”. 

La riunione ha, dunque, sancito “piena convergenza tra il Commissario e i sindaci, a partire dalla necessità di varare misure che affrontino in via prioritaria il tema della ricostruzione pubblica, del rafforzamento del personale e dello sviluppo economico. Bene la semplificazione dell’ordinanza sull’autocertificazione che riconosce il ruolo dei Comuni.

Un appello è stato fatto al presidente del Consiglio Conte perché “colga l’occasione – è stato detto in riunione – del prossimo decreto legge sull’emergenza Covid recependo le questioni avanzate dai Comuni per imprimere una svolta alla ricostruzione nelle aree colpite dal sisma del 2016. Con l’auspicio di arrivare ad un pacchetto di misure che affronti in via prioritaria il tema della ricostruzione pubblica, del rafforzamento del personale e dello sviluppo economico”.

“Siamo molto soddisfatti del lavoro fin qui svolto con il Commissario, soprattutto in merito alla questione della ricostruzione, per la quale auspichiamo l’avvio di un modello di semplificazione simile a quanto si è realizzato a Genova con il ponte Morandi”, ha affermato Mangialardi durante la riunione. “Svolgeremo la nostra azione sul governo perché accolga queste proposte sulle quali il Commissario Legnini ha fatto una grande opera di sintesi rispetto a quanto richiesto dai sindaci nell’ultimo periodo”, aggiunge Mangialardi. Che evidenzia la proficua interlocuzione svolta all’interno del coordinamento annunciando di “aver concordato che, una volta che il pacchetto di richieste dei sindaci sarà definito ed approvato, organizzeremo una serie di incontri sul territorio per coinvolgere tutti i sindaci”. 




COVID-19. SANIFICAZIONE: DEFINITI DAL GOVERNO GLI SCHEMI DI RIPARTO DELLE RISORSE DESTINATE AI COMUNI: OLTRE 700MILA EURO PER I COMUNI UMBRI/ NOTA DI ANCI UMBRIA

COVID-19. SANIFICAZIONE: DEFINITI DAL GOVERNO GLI SCHEMI DI RIPARTO DELLE RISORSE DESTINATE AI COMUNI: OLTRE 700MILA EURO PER I COMUNI UMBRI/ NOTA DI ANCI UMBRIA

Ai Comuni dell’Umbria spetteranno risorse per sanificazione per oltre 710mila euro: a renderlo noto è Anci Umbria che ha provveduto a segnalare le assegnazioni ai singoli Comuni.

Nella seduta straordinaria della Conferenza Stato Città del 15 aprile scorso sono stati, infatti, approvati gli schemi di riparto delle risorse stanziate con gli artt. 114 e 115 del dl 18/2020 (“Cura Italia”) e destinate rispettivamente alla sanificazione di uffici, ambienti e mezzi degli enti locali e alla integrazione dei compensi da lavoro straordinario delle polizie locali.

La metodologia di riparto ha tenuto conto delle variabili relative alla “popolazione residente” e al “numero di contagi” e ha preso come data ultima di riferimento lo scorso 11 Aprile.

“Anci Umbria – precisa il segretario generale, Silvio Ranieri – provvederà a verificare se i criteri in base ai quali sono state ripartite le risorse sono gli stessi elaborati in sede regionale, così da avere certezze per tutti i Comuni, anche in considerazione dell’evoluzione dei parametri, oltre la data dell’11 Aprile”.

Con specifico riferimento al riparto di cui all’art. 114, Anci Umbria segnala che è stata accolta la proposta ANCI di prevedere una soglia minima per ciascun Comune di importo non inferiore a 1.000 euro, al fine di evitare la presenza di importi di entità irrisoria.

Come si evince dalla tabella allegata, al Comune di Perugia sono state assegnate risorse per oltre 146mila euro, circa 62mila a Terni, 45mila a Città di Castello, 31mila a Gubbio, 26mila a Foligno, 21mila a Spoleto, 20mila a Orvieto, 18mila ad Assisi, 15mila a Bastia Umbra.

RICOGNIZIONE COMUNI UMBRI




COVID-19/ I VOLONTARI DEL SERVIZIO CIVILE DI ANCI UMBRIA TORNANO A ESSERE OPERATIVI AL COR, A SUPPORTO DELL’EMERGENZA SANITARIA

COVID-19/ I VOLONTARI DEL SERVIZIO CIVILE DI ANCI UMBRIA TORNANO A ESSERE OPERATIVI AL COR, A SUPPORTO DELL’EMERGENZA SANITARIA

 

Tornano a essere operativi oggi, dopo aver usufruito del permesso straordinario COVID-19, i 10 ragazzi under 30 del servizio civile in Anci Umbria, alcuni in modalità smart working, altri a supporto delle attività relative all’emergenza sanitaria, presso il Centro Operativo Regionale – COR.

Anche quest’anno, come in passato, il progetto del servizio civile era già partito, con 10 giovani che, ognuno con le proprie competenze, dava il proprio contributo negli uffici di Anci Umbria e del Centro Regionale di Protezione Civile di Foligno. Diverse le attività assegnate nei vari settori, dall’amministrazione, alla comunicazione, protezione civile e progettazione europea. Il loro lavoro si era però interrotto, a causa dell’emergenza Coronavirus.

Oggi, sono tornati al lavoro, divisi in due gruppi: tre ragazzi svolgeranno la propria attività supportando la Funzione Materiali e Mezzi e la Funzione Volontariato per tutto ciò che concerne la gestione e la catalogazione dei Dispositivi di Protezione Individuale (DPI), nonché la loro distribuzione a COC, volontari di protezione civile, etc.; altri tre faranno riferimento ai tecnici di Anci Umbria ProCiv della Funzione Enti Locali e Coordinamento Centri Operativi, per affrontare la pianificazione del rischio incendi d’interfaccia, nell’ambito del piano multirischio comunale. Infine, quattro di loro proseguiranno in smart working.

La ripresa del servizio civile si è resa possibile a seguito dell’emanazione della circolare del Dipartimento per le Politiche Giovanili e il Servizio Civile Universale, del 4 aprile scorso.




Coronavirus – Incontro con le Anci regionali, Decaro: “Cinque miliardi affinché i Comuni possano andare avanti”

I presidenti delle venti Anci regionali, coordinati dal presidente di Anci Marche, Maurizio Mangialardi, e coadiuvati dai segretari e dai direttori delle associazioni territoriali si sono riuniti in videoconferenza con il presidente dell’Anci, Antonio Decaro, per fare il punto della situazione delle attività svolte dai sindaci e dall’Anci nell’emergenza Coronavirus. La riunione è servita per mettere a fuoco le proposte che l’Anci presenta compatta al tavolo di confronto con il Governo e con le Regioni. L’incontro, al quale sono intervenuti anche il presidente del Consiglio nazionale, Enzo Bianco, e il segretario generale, Veronica Nicotra, è stato aperto dalla relazione del coordinatore delle Anci regionali, Maurizio Mangialardi, che ha sottolineato l’importanza e l’efficacia di “un lavoro svolto in collaborazione dagli amministratori locali e dalle articolazioni regionali dell’associazione dei Comuni”.

Nella sua relazione, Decaro è partito dal calcolo della riduzione della capacità fiscale dei Comuni per via dei provvedimenti assunti dal governo per fronteggiare l’emergenza sanitaria. “Considerato il difficile recupero in prospettiva – ha detto Decaro – il governo deve prendere consapevolezza di una situazione e far fronte, già nel prossimo decreto, alla richiesta di 5 miliardi che gli enti locali hanno avanzato da tempo per garantire i servizi ai cittadini, anche abbandonando per protesta i lavori della conferenza unificata”.

Nella riunione molti sindaci – tra loro il presidente di Anci Sicilia e sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, il presidente di Anci Veneto e sindaco di Treviso, Mario Conte, e il presidente di Anci Liguria e sindaco di Genova, Marco Bucci – hanno condiviso la necessità di rafforzare sempre più una sinergia istituzionale tra livello nazionale e regionale, perché è ormai evidente il ruolo istituzionale e operativo svolto dai sindaci, attraverso l’Anci, nel risolvere criticità e fronteggiare problemi via via che si presentano in questa complessa situazione. Una particolare attenzione da parte dei presidenti delle Anci regionali è stata posta sui rapporti con le Regioni. Con riferimento al possibile avvio della cosiddetta fase due, è stato ribadito che il ruolo dei sindaci e dei Comuni, in prima linea su molti versanti della ripresa di attività, richiede una capacità decisionale più rapida, uno snellimento degli iter burocratici, strumenti straordinari sulla falsariga di quanto si sta prevedendo per le zone terremotate dell’Italia centrale. Infine, è stata sollecitata un’attenzione specifica sulle misure di sicurezza sanitaria che saranno richieste e il cui impatto finanziario sui bilanci comunali chiederà una specifica riflessione da parte del governo.