18 MARZO 2019 – SEMINARIO: GIOCO D’AZZARDO PATOLOGICO: UNA SFIDA COMUNE

GIOCO D’AZZARDO PATOLOGICO: UNA SFIDA COMUNE

18 MARZO 2019

Orario 9.00 – 13.00

Villa Umbra – loc. Pila (Pg)

 

Nell’ambito delle politiche e strategie operative rivolte alla prevenzione, cura e riabilitazione del gioco d’azzardo patologico, i Comuni svolgono un ruolo di primaria importanza. La legge regionale 21 novembre 2014, n. 21, “Piano regionale 2017-2018 per la prevenzione, cura e riabilitazione del disturbo da gioco d’azzardo ha tradotto tali funzioni in azioni concrete, e ha dato avvio o potenziato una serie di attività che coinvolgono le istituzioni comunali, tra cui la campagna regionale di comunicazione, il marchio No slot, la formazione obbligatoria del personale dei locali con apparecchi per il gioco, la predisposizione di materiali informativi per l’esposizione obbligatoria nei locali prevista dalle normative nazionali.

Il Seminario  è  rivolto in maniera specifica ai livelli istituzionali e agli operatori dei servizi dei Comuni, ed ha un primo obiettivo nella presentazione di dati e informazioni riguardo all’evoluzione del fenomeno nel territorio regionale, ai servizi ed interventi attivati in campo sanitario, alle iniziative adottate dalla Regione e dall’ANCI, ad esperienze di eccellenza realizzate in ambito extra regionale.

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IV° Raduno delle Città del Sollievo

IV° Raduno delle Città del Sollievo, Perugia presso la Domus Pauperum in Corso Giuseppe Garibaldi n.63 

6-7 ottobre 2018.

Programma




PROTOCOLLO DI INTESA AVIS ANCI FEDERSANITA’ UMBRIA PER LA DONAZIONE DI SANGUE ED EMODERIVATI 2018

COMUNICATO STAMPA

È stato firmato oggi a Perugia il nuovo Protocollo di Intesa tra Avis regionale, Anci Umbria e Federsanità Anci Umbria.

Il protocollo, come ha ricordato il Presidente AVIS Andrea Marchini “è lo strumento utile per promuovere una concreta partecipazione alle donazioni di sangue ed emoderivati, coinvolgendo tutte le Istituzioni” e, ha sottolineato il Presidente Anci Umbria Francesco De Rebotti “le Istituzioni si dovrebbero impegnare a sostenere tutte quelle iniziative necessarie ad accrescere la cultura della donazione e della partecipazione responsabile dei Cittadini”.

In Umbria le donazioni dal 2015 sono scese del 3,03%, quindi è ancora più importante che si avvii un percorso di nuova sensibilizzazione soprattutto rivolta alle nuove generazioni al fine di raggiungere livelli di autosufficienza per la nostra regione.

I firmatari hanno anche concordato di organizzare un‘iniziativa rivolta agli Amministratori locali donatori perché si facciano tramite nei confronti dei loro colleghi per allargare il numero dei donatori attivi che al momento sono circa 200.

Entro la fine dell’anno 2018 verrà organizzata una manifestazione per coinvolgere tutti i livelli regionali delle Istituzioni durante la quale verranno illustrate le azioni di promozione contenuto nell’accordo firmato in data odierna.

24 settembre 2018

 

Comunicato Stampa

Comunicato Stampa Protocollo di intesa




VACCINAZIONI OBBLIGATORIE E ADEMPIMENTI SCOLASTICI

In allegato la lettera del Presidente nazionale Decaro indirizzata al Ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, sulla richiesta di chiarimento urgente sull’applicazione delle sanzioni, per le scuole d’infanzia e materne, in caso di mancata vaccinazione dopo il termine del 10 marzo 2018 e il riscontro immediato da parte del Ministro della Salute.

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23 NOVEMBRE 2017 – CONVEGNO Sanità e salute: riforme e strumenti

 

Sanità e salute: riforme e strumenti

Azienda ospedaliera di Perugia “Santa Maria della Misericordia”

Sala ‘Ugo Mercati’ – Policlinico Universitario Silvestrini di Perugia

Perugia, 23 novembre 2017 ore 9.30

Il nostro paese invecchia ed invecchia rapidamente: questo è l’incipit della giornata di lavoro che pone l’accento sulle nuove sfide dell’integrazione socio-sanitaria e del rapporto tra Comuni e Regione sui temi della fragilità.

convegnofedersanità

il programma

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Vaccini. DECARO: “INTESA CON REGIONI E ASL DA SUBITO. O RISCHIAMO DI MANDARE UN INTERO PAESE A CACCIA DI CERTIFICATI”

Il presidente Antonio Decaro, lancia una nuova chiamata a ministeri e Regioni perché si stabilisca finalmente il percorso con cui applicare la legge sull’obbligo di vaccinazione senza scaricare i relativi oneri su famiglie e scuole.

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VACCINAZIONI: in Umbria le certificazioni arriveranno a casa

L’assessore regionale alla Salute, alla Coesione sociale e al Welfare, Luca Barberini, ha comunicato che per quanto riguarda l’Umbria le Usl regionali invieranno a casa delle famiglie con figli fino a 16 anni i certificati che attestano lo ‘stato di adempienza vaccinale’, rispetto agli obblighi previsti dalle nuove norme in materia di vaccini. La scelta è stata definita in maniera condivisa con le Usl, rappresentanti dei Comuni e dell’Ufficio scolastico regionale.

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Di seguito il link al comunicato stampa regionale:

 

 




Comunicato stampa VACCINI – DECARO: “LA VERIFICA TOCCA ALLE ASL. NON COSTRINGIAMO GENITORI A LUNGHE CODE E PERSONALE DELLE SCUOLE A VALUTAZIONI CHE NON PUÒ FARE”

Il presidente dell’Anci Decaro, auspica che reperimento e controllo della regolarità vaccinale stabilita nei termini di legge, non siano a carico delle famiglie e delle scuole, ma frutto di uno scambio digitale di dati tra enti, attraverso la creazione di un sistema, che deve essere operativo molto prima dei tempi previsti.

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SOSTENERE LE FARMACIE RURALI DELL’UMBRIA PRESIDIO SANITARIO E SOCIALE DI PRIMARIA IMPORTANZA

SOSTENERE LE FARMACIE RURALI DELL’UMBRIA PRESIDIO SANITARIO E SOCIALE DI PRIMARIA IMPORTANZA

Le farmacie rurali, ovvero quelle collocate in zone svantaggiate, quindi in realtà meno appetibili in una logica di mercato, rappresentano un vero punto di forza del SSN per il ruolo attivo e decisivo che possono svolgere al fine di garantire effettivamente a tutti i cittadini parità di livelli di prestazioni.

Nelle realtà rurali, infatti, garantire la permanenza dell’ufficio postale e della farmacia è un obiettivo decisivo per il “mantenimento in vita” dei Comuni stessi. Sebbene piccoli, i nuclei abitati di tali territori hanno, come è ormai oggi pacificamente riconosciuto, una funzione determinante per garantire un equilibrato sviluppo socio economico dell’intero territorio nazionale.

Un vero punto di forza e di garanzia di una effettiva territorialità dell’intero SSN, che, in una fase di forte contrazione delle risorse può appunto rappresentare il caposaldo su cui costruire un nuovo modello di servizi sanitari nel territorio, senza dover assistere ad una lenta, ma progressiva riduzione dei servizi. Occorre pensare seriamente ad un nuovo modello di rete, ispirata alla polifunzionalità, con l’obiettivo di evitare lo spopolamento di queste aree territoriali.

La Regione potrebbe risparmiare cifre molto consistenti scegliendo di investire sui servizi che da tempo le farmacie del territorio possono mettere in campo, recuperando le risorse con cui finanziare la riorganizzazione delle cure territoriali.

Nel Regno Unito un report della Commissione per le politiche sanitarie del Bow group, indica che dal rafforzamento dei servizi in farmacia potrebbero arrivare risparmi per oltre un miliardo di euro: tra questi, circa 250 milioni all’anno soltanto grazie al monitoraggio sull’aderenza alle terapie da parte dei pazienti (dal quale meno ricoveri e sprechi di farmaci).

In Umbria, i Comuni e le Farmacie stanno già sperimentando un progetto per andare oltre, collocando nelle farmacie non solo le funzioni di CUP, ma tutte le funzioni amministrative a contenuto non discrezionale, come la riscossione dei ticket, la scelta del medico di fiducia ed altro.

In ossequio, poi, al principio di mantenimento dei servizi nelle zone marginali rurali e/o montane il farmacista potrà, ad esempio, attrezzare anche un ambulatorio e metterlo a disposizione della ASL per il medico di base, ma anche per prelievi e visite specialistiche, favorendo la presenza di professionalità in loco.

Nonostante tale situazione,  proprio  i farmacisti rurali dell’Umbria, coinvolti in tale impegno per migliorare i servizi sanitari,  si ritrovano fortemente penalizzati rispetto ad altre Regioni.

Il Parlamento aveva previsto una integrazione del reddito per le farmacie disagiate, l’indennità di residenza, con la Legge 221 del 1968. Un’indennità che le Regioni potevano, poi, aggiornare nel tempo.

Orbene, attualmente nella Regione Umbria sono presenti 51 Farmacie rurali sussidiate, di cui 9 in provincia di Perugia e 42 in provincia di Terni e, viene erogato, per disagiata residenza, l’importo massimo di: € 2.065,83, inferiore alla media delle Regioni centrali per le farmacie fino a 1000 abitanti. Nella confinante Regione Marche, ad esempio, oltre l’indennità per disagiata residenza viene previsto un contributo aggiuntivo, in relazione al volume d’affari dell’anno precedente, nella misura massima di € 13.000,00 all’anno, se il volume d’affari non supera € 150.000,00.

Quale Coordinatore dei Piccoli Comuni dell’Umbria ritengo, pertanto, che, per contribuire fattivamente a tutelare la sostenibilità  delle piccole realtà rurali della regione, la Giunta regionale dell’Umbria debba intervenire in tale delicata materia per superare, in tempi brevi, l’attuale penalizzazione economica dei farmacisti rurali sussidiati dell’Umbria, fatto che rischia di incidere negativamente anche sulla qualità dei servizi sanitari. Occorrerà poi ragionare in maniera più organica sul supporto da dare alle farmacie rurali, anche quelle non sussidiate, nel percorso verso la “farmacia dei servizi”.

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Incontro integrazione socio-sanitaria

 Convocazione incontro integrazione socio-sanitaria

alla luce dei rapporti di collaborazione tra Federsanità ANCI Umbria e Regione Umbria e, in ottemperanza alle normative vigenti è convocato un incontro martedì 17 novembre p.v. alle ore 11,00 a Perugia, presso la sede di Federsanità ANCI in Via Alessi,1

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