CAMERA DEI DEPUTATI – “LO STATO DEI BENI COMUNI” – LA PARTECIPAZIONE DELLA DELEGAZIONE UMBRA

 

“LO STATO DEI BENI COMUNI”: ANCHE ANCI UMBRIA HA PARTECIPATO, OGGI, ALL’APPUNTAMENTO NELL’AULA DI MONTECITORIO

IL SINDACO RUGGIANO TRA I RELATORI IN AULA: “È UN GRANDE RICONOSCIMENTO PER IL LAVORO SVOLTO DAL SISTEMA ANCI E DALLA GIUNTA DI TODI”

 

mirato a sottolineare e valorizzare le buone pratiche messe in atto da tante amministrazioni periferiche.

Della delegazione umbra hanno fatto parte il segretario generale Silvio Ranieri, i componenti del consiglio di presidenza Leonardo Latini (sindaco di Terni), Federico Gori (sindaco di Montecchio) e Antonino Ruggiano (sindaco di Todi), oltre ai sindaci Luciano Campana (sindaco di Cerreto di Spoleto), Laura Pernazza (sindaco di Amelia), Roberto Romani (sindaco di Acquasparta), Paolo Silveri (sindaco di Ferentillo), Mario De Carolis (sindaco di Cascia), Massimiliano Presciutti (sindaco di Gualdo Tadino), Luciano Conti (sindaco di Avigliano Umbro). Tra i Comuni, hanno partecipato presidenti del consiglio o assessori di Assisi, Bettona, Città della Pieve, Città di Castello, Foligno, Gualdo Tadino, Umbertide, Todi e Narni.

ha illustrato la propria esperienza. Si è detto onorato dell’invito e di poter partecipare a questa giornata: “Todi è fra i grandi Comuni italiani che hanno partecipato. Esprimo immensa soddisfazione per essere stato chiamato a parlare in una sede così prestigiosa. La mia presenza alla Camera dei Deputati ha una duplice valenza: da un lato, è il riconoscimento che il sistema dei Comuni umbri funziona ed è ben presente ai nostri governanti; dall’altro, è un riconoscimento per la città di Todi, per chi la amministra, che ci ripaga del lavoro svolto quotidianamente con tanto sacrificio e senso di responsabilità. Infine, è un riconoscimento per chi, come me, fa politica per passione. Ho modo di interloquire costantemente con i parlamentari, e capisco subito quando hanno avuto esperienza da sindaco. Questo per dire che in noi regna la concretezza del fare e da qui i sindaci e i Comuni sono e saranno ancor più disponibili a un reale confronto con il Governo e il Parlamento per il bene dei Comuni e dell’Italia”.

Ad aprire l’iniziativa è stato il presidente della Camera dei Deputati Roberto Fico. Hanno chiuso i lavori il presidente dell’Anci Antonio Decaro e il presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte.

L’appuntamento ha avuto grande rilievo mediatico, con le dirette a cura di Rai Parlamento su Rai2, canale satellitare, webtv, la pagina facebook della Camera e sul sito di Anci.

 

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ITALIA DI MEZZO: COMUNI DI UMBRIA, TOSCANA E MARCHE VOGLIONO ESSERE PROTAGONISTI

A Narni l’incontro tra le Anci delle tre regioni che sostengono il progetto
ITALIA DI MEZZO: COMUNI DI UMBRIA, TOSCANA E MARCHE VOGLIONO ESSERE PROTAGONISTI
Tante le tematiche individuate su cui muoversi insieme per ottenere vantaggi per i territori

(Avi News) – Narni, 6 feb. – Quello della macroregione ‘Italia di mezzo’ è un progetto condiviso e di cui i Comuni di Umbria, Marche e Toscana vogliono essere partecipi e protagonisti. Lo hanno ribadito all’unisono i presidenti regionali delle tre Anci interessate, rispettivamente Francesco De Rebotti, Maurizio Mangialardi e Matteo Biffoni, riuniti a Narni, lunedì 6 febbraio, proprio per confrontarsi sul tema, mettersi a disposizione per portare avanti il processo di integrazione e riempirlo di contenuti. All’incontro ha partecipato anche Mauro Casavecchia dell’Agenzia Umbria Ricerche che ha relazionato su ‘Le vocazioni territoriali nell’Italia di mezzo’. “Stiamo già organizzando – ha dichiarato De Rebotti – un incontro tra tutti i Comuni coinvolti da tenersi qui a Narni ad aprile. Sarà l’occasione per proporre, far conoscere e condividere le buone pratiche che vengono portate avanti dalle amministrazioni comunali delle tre regioni. Dopotutto, questa crediamo sia la sostanza su cui si debba costruire l’integrazione. La maggiore qualificazione delle nostre regioni non può non passare attraverso il protagonismo dei territori”. “Stiamo cercando di dare seguito al rapporto positivo che si è innescato tra le Regioni – ha confermato Mangialardi -. Questa iniziativa vuole sfociare in una serie di contatti e proposte che abbiano al centro proprio le buone pratiche che i Comuni hanno attivato e che possono divenire un modello per l’intera nazione”. “Parliamo di regioni – ha sottolineato quindi Biffoni – che hanno sempre dialogato tra loro e con aree tendenzialmente omogenee, penso soprattutto al sud della Toscana ma non solo. È necessario ora individuare percorsi comuni e idee che collimano da sottoporre al protocollo firmato dai presidenti delle Regioni. I sindaci d’altronde sono le figure istituzionali più a contatto con i cittadini”. Dalle dichiarazioni d’intenti, i tre presidenti sono quindi passati a elencare alcuni vantaggi che la nascita della macroregione potrebbe offrire. “Ci sono dinamiche molto simili tra le nostre regioni – ha ricordato Biffoni –. Diffondere in tutti i territori le buone pratiche già sviluppate in alcune aree può portare economie di scala e servizi in comune. Ci sono già pezzi di Toscana che usufruiscono dei servizi scolastici delle Marche e zone di confine tra Umbria e Toscana dove ci sono scambi quotidiani. Anche dal punto di vista geografico e urbanistico la situazione è spesso simile”. “Con l’eccezione di Firenze – ha aggiunto De Rebotti –, l’Italia di mezzo non ha grandi contesti urbani con popolazione sconfinata ma tante medie e piccole città. Forse è questo il vero patrimonio della macroregione, ovvero un’esperienza diffusa nell’accoglienza e nelle buone pratiche che ne può diventare la vera caratteristica”. La nuova realtà arriverebbe a contenere circa 6,2 milioni di abitanti. “Se i nostri territori si muovessero insieme – ha spiegato Biffoni –, per esempio sul tema rifiuti o sulle politiche turistiche, avremmo più forza e capacità di proporre progetti al governo nazionale e all’Europa. I nostri piani troverebbero robustezza maggiore e potrebbero essere più facilmente presi in considerazione”. “Riteniamo importante – ha evidenziato De Rebotti – la creazione di un unico sportello interregionale per rivolgersi all’Europa che può contare su una programmazione in comune tra Umbria, Toscana e Marche. Crediamo che siano proprio in Europa le risorse per attivare i nostri sogni e progetti”. “Ci sono grandi progetti – ha aggiunto Mangialardi – che possiamo portare avanti insieme: dalla sanità alle infrastrutture. Sono temi che incidono nei territori e che i Comuni, attraverso l’Anci, possono valorizzare”. “A questi – ha concluso De Rebotti – possiamo aggiungere modelli importanti e di successo soprattutto nell settore della valorizzazione del patrimonio artistico e naturalistico”.

Nicola Torrini