Anci, anche l’Umbria penalizzata dai fondi rigenerazione

Dei 19 Comuni che ne hanno fatto domanda solo 4 sono stati quelli parzialmente finanziati

 

Perugia, 25 ottobre 2022 – “Anche le amministrazioni comunali dell’Umbria sono state fortemente penalizzate nella graduatoria relativa alla bando sulla rigenerazione che riguarda anche i Comuni inferiori a 15.000 abitanti beneficiari del finanziamento di investimenti in progetti di rigenerazione urbana, volti alla riduzione di fenomeni di marginalizzazione e degrado sociale, nonché al miglioramento della qualità del decoro urbano e del tessuto sociale e ambientale”. Così Michele Toniaccini, presidente Anci Umbria e sindaco di Deruta, commentando il decreto del 19 ottobre del Dipartimento per gli Affari Interni e Territoriali. In Umbria sono stati 19 i Comuni che hanno partecipato al bando ma solo 4 sono stati accolti per un finanziamento parziale ed esiguo rispetto al costo complessivo dell’intervento oggetto di domanda.

 

“Come hanno sempre sostenuto Anci nazionale ed alcune Anci regionali di varie parti d’Italia – prosegue – una graduatoria compilata utilizzando, tra gli altri criteri, l’Indice di Vulnerabilità Sociale e Materiale, oltre a non cogliere l’entità delle reali condizioni di vulnerabilità nei diversi contesti locali, produce effetti distorsivi che finiscono per generare squilibri ingiustificati tra i territori. Per noi questo è inaccettabile: occorrono regole più equilibrate e condivise. Tra le cose che mi hanno fatto notare alcuni miei amministratori, inoltre, c’è il fatto che è stata data di nuovo la possibilità ai comuni sopra i 15.000 abitanti di partecipare a questo bando del 2022, considerato che già erano stati messi in condizione di partecipare con il bando rigenerazione del 2021 riservato proprio a loro. I piccoli comuni virtuosi non possono sempre rimetterci. Il nuovo Governo e Parlamento hanno il dovere morale di reperire ulteriori risorse in favore di progetti che meritano di essere realizzati e porre fine a queste iniquità”.

 




INFORMATIVA e NOTA ANCI su DPCM Rigenerazione Urbana

Su indicazione di Anci nazionale si pubblica l’Informativa a seguire e l’allegata Nota ANCI sul DPCM 21 gennaio 2021 concernente l’assegnazione ai Comuni di contributi per investimenti in progetti di rigenerazione urbana, volti alla riduzione dei fenomeni di marginalizzazione e degrado sociale:

“Edilizia e riqualificazione – Pubblicato in GU il Decreto sulla rigenerazione urbana, atteso Decreto Interno per invio domande 

 Sulla Gazzetta Ufficiale del 6 marzo 2021 n. 56, è stato pubblicato il DPCM del 21 gennaio 2021 recante “Assegnazione ai comuni di contributi per investimenti in progetti di rigenerazione urbana, volti alla riduzione di fenomeni di marginalizzazione e degrado sociale”, emanato ai sensi dell’articolo 1, commi 42 e 43 della Legge 29 dicembre 2019, n. 160. 

 Il DPCM finanzia interventi triennali, fino al 2034, per la rigenerazione urbana da parte dei Comuni, fissando criteri e modalità (per il primo triennio 2021-2023) per richiedere i contributi, come rappresentato nella Nota dell’ANCI. 

È possibile finanziare singole opere pubbliche o insiemi coordinati di interventi anche ricompresi nell’elenco delle opere incompiute, per ridurre i fenomeni di marginalizzazione, degrado sociale e a migliorare la qualità del decoro urbano (compresa la demolizione di opere abusive realizzate da privati).  

I Comuni possono fare domanda per uno o più interventi nel limite massimo di: a) 5 mln di euro per i Comuni da 15.000 a 49.999 abitanti; b) 10 mln di euro per i Comuni da 50.000 a 100.000 abitanti; c) 20 mln di euro per i Comuni con popolazione superiore o uguale a 100.001 abitanti, per i Comuni capoluogo o sede di città metropolitana.  

Le Amministrazioni interessate hanno tempo fino al 4 giugno 2021 per presentare le richieste

In merito a ciò si attende il modello telematico che il Ministero dell’Interno deve predisporre e pubblicare sul proprio sito internet affinché i Comuni possano iniziare a presentare la domanda di finanziamento. 

L’accesso ai benefici avviene fino ad esaurimento delle risorse. Per domande superiori alle risorse avranno priorità quelle con l’indice di vulnerabilità sociale e materiale (IVSM) più alto. Entro i primi giorni di agosto 2021 il Ministero dell’Interno, di concerto col Ministero delle Infrastrutture, determinerà l’ammontare del contributo.”

Per eventuali informazioni al riguardo, si riportano di seguito i riferimenti del Dipartimento ANCI competente in materia:

Dipartimento SPL, Aziende e Società Partecipate, Edilizia, Urbanistica, Contratti pubblici, Infrastrutture, Porti e Aeroporti, Responsabile Antonio Di Bari

tel. 06-68009267  e-mail  dibari@anci.it

DPCM 21 gen 2021 rigenerazione urbana

NOTA Anci_Dpcm rigeneraz_urbana_8_3_21