Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e l’ANCI, con il supporto della Banca Mondiale, hanno lanciato lo scorso maggio una rilevazione aperta sulle risposte attivate in campo sociale dai Comuni di fronte alle necessità determinate dall’emergenza Covid-19. Le Amministrazioni locali hanno infatti avviato numerosi servizi e iniziative, hanno innovato e rafforzato esperienze già esistenti, modificando in maniera flessibile le loro modalità di intervento, anche grazie al supporto delle tecnologie informatiche.
Tra le pratiche territoriali raccolte, 227 di queste sono confluite nella pubblicazione I Servizi sociali al tempo del Coronavirus, appena realizzata. L’iniziativa è stata presentata questa mattina al Forum PA 2020 nel corso della sessione dal titolo “Come cambiano gli interventi per le persone fragili in tempi di Covid-19”, in cui sono state illustrate due esperienze significative, quelle dei Comuni di Bergamo e di Bari, attraverso la voce diretta dei responsabili dei servizi.
Nella raccolta le pratiche sono state distinte tra “servizio completamente nuovo”, “servizio esistente, rafforzato o rimodulato” e “servizio misto”, e presentate attraverso schede che riportano, oltre ai dati sull’ente erogatore, indicazioni descrittive sul servizio attivato, le modalità di comunicazione e gli strumenti utilizzati, i riscontri ottenuti dagli operatori e dalla cittadinanza, nonché sulla volontà di proseguire il servizio anche oltre la fine del periodo emergenziale.
Pur non rivestendo un carattere statistico, la raccolta offre l’occasione per cogliere alcune caratteristiche delle trasformazioni in atto nel Sistema integrato degli interventi e dei servizi sociali, fornisce spunti utili per definire modalità di lavoro idonee a condizioni emergenziali e, allo stesso tempo, sollecita una riflessione pragmatica su nuove modalità di intervento che, ove necessario, possano divenire parte integrante della programmazione sociale.
L’intento della pubblicazione, pertanto, non è solo fotografare come sta cambiando il lavoro degli operatori dei servizi sociali territoriali per far fronte ai nuovi e molteplici bisogni delle persone, soprattutto quelle più fragili, a seguito dell’emergenza Covid-19, ma anche consegnare tempestivamente alla comunità di professionisti e al pubblico informazioni e spunti utili alla contaminazione di pratiche e servizi tra territori.