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Proroga della scadenza dei bilanci, centralità anche dei Piccoli Comuni nelle progettazioni del Recovery Plan e segretari comunali: sono alcuni dei temi affrontati durante la riunione del coordinamento delle Anci regionali

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Si è parlato della necessità di prorogare per i Comuni, soprattutto per quelli di piccole dimensioni, la scadenza dei bilanci, ma anche di un maggiore protagonismo dei piccoli Comuni nella pianificazione del Recovery Plan e della grave carenza dei segretari comunali, durante la riunione del coordinamento delle Anci regionali, che si è svolta ieri pomeriggio, in vista del Consiglio nazionale in programma proprio oggi. Fra i punti all’ordine del giorno, l’approvazione del bilancio Anci che è passato all’unanimità dei presenti.

Per le Anci regionali è fondamentale un costante raccordo con Anci nazionale, mettendo a sistema il grande lavoro portato avanti dal nazionale, auspicando anche l’istituzione di una piattaforma in cui tutti i Comuni possano fare riferimento.

Nel suo intervento, il presidente di Anci Umbria, Michele Toniaccini ha posto diverse questioni:

“Il bilancio è un documento che racchiude non solo numeri e conti, ma anche visioni e strategie future, dando vita – ha sostenuto – a politiche che Anci e Anci regionali dovranno poi mettere in pratica, in un rapporto di fiducia forte, importante e imprescindibile.

E a proposito di bilanci, condivido la forte e comune preoccupazione per l’imminente scadenza dell’approvazione dei bilanci di previsione dei Comuni 2021-2023, attualmente fissata al 31 marzo 2021. Una data che, se mantenuta, renderebbe impossibile per molti enti locali pervenire a una formulazione corretta delle previsioni concernenti le entrate tributarie e patrimoniali. Bene la richiesta di slittamento, in modo che gli enti locali possano disporre di un ulteriore intervallo temporale, almeno fino al 30 giugno 2021. Una situazione che, diversamente, si scaricherebbe immediatamente sui servizi ai cittadini, rendendo ancora più acuta la condizione delle comunità amministrate, ancor più nei piccoli Comuni. In proposito, per i piccoli Comuni è tempo di mettere in campo una gestione diversa da parte del governo, con norme studiate ad hoc per queste aree e per quelle svantaggiate; la necessità di colmare il divario digitale è emersa con tutta la sua forza: in questo anno di pandemia abbiamo visto quanto sia strategico colmare il divario in ogni ambito, dalla scuola, allo smart working, all’impresa, agli uffici comunali. Una misura indubbiamente importante ha riguardato il PON “Governance e Capacità Istituzionale” 2014-2020 che concorre al raggiungimento degli obiettivi di crescita intelligente, sostenibile e inclusiva definiti da Europa 2020, attraverso il finanziamento di progettualità che mirano al rafforzamento della capacità istituzionale e amministrativa della Pubblica Amministrazione. Inoltre, tutti i Comuni, ancor più quelli piccoli in termini di dimensioni, che necessitano di misure e attenzioni ad hoc, dovranno avere un ruolo preciso, un loro protagonismo, nel Recovery Plan.

Il Recovery Plan è la sfida nella sfida, perché offre una opportunità epocale nella ricostruzione dei nostri territori, nella ridefinizione di spazi, luoghi da vivere, persino di lavoro. Le Anci regionali, in questo, possono offrire un punto di vista privilegiato nella definizione di proposte e progettualità, in pieno coordinamento e raccordo con Anci nazionale.

Altra questione da risolvere, quella dei Segretari comunali, figura centrale nell’ambito delle pubbliche amministrazioni. Permane, infatti, la grave criticità rappresentata dalla grossa carenza di segretari, ancor più nei piccoli Comuni”.

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