COMUNICATO STAMPA
“NO TAGLI, MA INVESTIMENTI”
IL PRESIDENTE ANCI UMBRIA DE REBOTTI HA PARTECIPATO ALL’UFFICIO DI PRESIDENZA DI ANCI NAZIONALE
Si è tenuto ieri a Roma il primo Ufficio di presidenza di Anci nazionale convocato dopo lo svolgimento di tutti i congressi regionali, al quale sono stati invitati tutti i neo presidenti regionali.
Dal dibattito è emerso che, così com’è oggi, la legge di stabilità è particolarmente onerosa ed è per questo che è stato necessario discutere sul carico in accollo alle amministrazioni. Per i Comuni sono previsti tagli per 1,2 miliardi di euro a cui vanno aggiunti 300 milioni di riduzioni di spese derivanti da provvedimenti del 2013 e 2014 che ricadranno sull’esercizio 2015. L’introduzione del nuovo sistema di contabilità che partirà dal 1 gennaio 2015 finirà “per irrigidire ancora di più i bilanci già in difficoltà, degli enti. Questo, unitamente ai tagli e al fondo di spesa per i crediti poco esigibili, produrrà un peso ancora più oneroso.
Inoltre, il calo di 4 miliardi erogati alle Regioni può tradursi in una nuova scure sui servizi dei Comuni, a cominciare dal trasporto pubblico locale e dal welfare.
A tale proposito, il neo presidente di Anci Umbria Francesco De Rebotti intervenendo al dibattito ha manifestato preoccupazione sia in termini istituzionali che finanziari: “Con la trasformazione delle Province in Enti di secondo grado, la promozione di Unioni comunali e di fusioni tra Comuni, si realizza una riforma al cui centro ci sono i Comuni, le istituzioni più vicine ai cittadini e dai cittadini più riconosciute; non si dice nulla, però, sulle risorse, ma anzi si prevedono ulteriori tagli di un miliardo sulle Province, già in grande difficoltà, e di un 1,5 miliardi per i Comuni”. “Se così dovesse essere”, – continua il Presidente De Rebotti – “sarebbe meglio che il Governo prendesse il provvedimento di commissariarli!”.
Sul versante Piccoli Comuni c’è grande preoccupazione in merito alla gestione delle funzioni associate, sulle quali non si dice altro se non la semplice e demagogica proposta di togliere di mezzo le amministrazioni di minore dimensione demografica.
Infine, continua il Sindaco di Narni, “se è pur vero che la legge di stabilità prevede un allentamento del Patto, le altre misure tendono ad azzerarlo, con nessun vantaggio per i Comuni pari a zero”. Se poi vogliamo far ripartire veramente il Paese, è necessario, da una parte prevedere investimenti per la casa, assetto del territorio e scuola, e, dall’altra far sbloccare risorse, ferme da tempo, per investimenti sanitari, così come previste dall’art.20 della Legge 67 del 1988, che prevedono somme per più di quaranta milioni di euro.
A conclusione dei lavori è stato approvato un documento (allegato) con le richieste dei sindaci per migliorare la manovra sulla Legge di Stabilità, il quale pone due paletti invalicabili: non si vogliono ridurre i servizi offerti, né aumentare il prelievo fiscale locale per sopperire a minori risorse.
Per proporre e discutere questo documento, una delegazione Anci incontrerà il Governo nella mattinata di giovedì.
Perugia, 22 ottobre 2014