Consulta Immigrazione Anci Umbria – necessaria accoglienza diffusa

CONSULTA IMMIGRAZIONE ANCI UMBRIA

“E’ SEMPRE PIU’ NECESSARIO APPLICARE UN’ACCOGLIENZA DIFFUSA”

 “Un’accoglienza diffusa che coinvolga oltre il 50% dei Comuni umbri che attualmente stanno ospitando migranti sui loro territori, al fine di alleggerire le presenze in alcuni centri”, questo quanto ribadito con forza dal sindaco di Panicale, Giulio Cherubini, coordinatore della consulta immigrazione Anci Umbria, riunitasi presso la sede di Anci a Perugia.

L’intento che è stato portato aventi da ANCI Umbria, sin dalla prima fase dell’arrivo dei flussi straordinari è quello della centralità del modello di accoglienza diffusa, che garantisce un’equa distribuzione delle presenze sul territorio regionale. Attualmente i comuni umbri coinvolti sono 30 su 59 nella Provincia di Perugia e 16 su 33 nella Provincia di Terni.

Il coordinatore ha illustrato le novità del decreto del Ministro dell’Interno del 10 agosto 2016, che disciplina le modalità e le procedure per il nuovo funzionamento degli SPRAR, a partire dai contenuti dell’Intesa tra Governo, Regioni ed Enti locali del 10 luglio 2014 per l’attuazione di un sistema unico di accoglienza dei richiedenti e titolari di protezione internazionale attraverso l’ampliamento della rete Sprar.

Alcune Amministrazioni intervenute hanno ribadito la necessità di garanzie al fine di esentare dall’accoglienza straordinaria quei Comuni nei quali è già presente un progetto SPRAR. “I tempi dell’accoglienza si sono allungati e molte delle persone che in questa fase sono accolte nei Comuni al termine del periodo di prima accoglienza, resteranno sui nostri territori, pertanto i nostri servizi sociali sono costretti a pensare non solo a questo momento, ma anche al dopo” così è intervenuta Edi Cicchi Assessore del Comune di Perugia, mostrando preoccupazione rispetto alla salvaguardia di una coesione sociale che in una situazione come questa è molto difficile da garantire.

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