RIAPERTURE SPORTELLI POSTE, INCONTRO CON FAILP-CISAL

 

Riaperture sportelli Uffici Postali: il presidente Toniaccini incontra il sindacato FAILP-CISAL e per settembre prossimo mette in calendario una riunione con tutte le altre sigle sindacali.

In diversi comuni è iniziata una raccolta firme

Non si ferma la battaglia di “civiltà” per la riapertura, a pieno regime e in sicurezza, di tutti gli uffici postali: ieri, il presidente di Anci Umbria, Michele Toniaccini ha incontrato il segretario provinciale Failp-Cisal, Giuliano Tognellini e un membro del direttivo, Paolo Raichini.

“Ho accolto con favore – commenta il presidente Toniaccini – la loro richiesta di incontrare Anci Umbria. Un confronto proficuo, scandito da unità di intenti e da una condivisione delle problematiche che insistono e persistono sul territorio e che hanno pesanti ripercussioni sui cittadini, utenti di Poste Italiane. I due sindacalisti, che hanno mostrato tutta la corrispondenza con Poste Italiane e le richieste dei sindacati, hanno espresso appoggio e supporto all’azione di Anci Umbria. Vorrei allargare questo confronto a tutte le altre sigle sindacali, fissando una riunione per il prossimo settembre. Anche i cittadini stanno partecipando a questa azione, in molti comuni è partita una petizione e si stanno raccogliendo le firme. Anche perché alle difficoltà già denunciate, ed evidenziate alle Istituzioni locali e nazionali, di quest’ultimo anno, si sono aggiunte quelle di un orario ancora più ridotto degli sportelli, a causa delle ferie estive.

I problemi vanno risolti, ma soprattutto occorre tutelare la salute dei cittadini che, lo ricordiamo, sono costretti a lunghe file fuori dagli uffici, senza alcun riparo in caso di pioggia o, come in questo periodo, di sole. Anci Umbria intende salvaguardare ciò che rappresenta un bene primario: i nostri cittadini. Riportiamo le persone al centro delle nostre azioni!”.




Eletti, in due distinte assemblee, i nuovi presidenti di Federsanità Anci Umbria e Anci Umbria ProCiv, rispettivamente Manuel Petruccioli e Letizia Michelini

Con l’assemblea di Anci Umbria ProCiv dello scorso 30 Luglio e quella di ieri pomeriggio di Federsanità Anci Umbria sono stati eletti i nuovi presidenti, rispettivamente Letizia Michelini (sindaco di Monte Santa Maria Tiberina) e Manuel Petruccioli (sindaco di Giano dell’Umbria).

Ad aprire le due assemblee, il presidente di Anci Umbria, Michele Toniaccini che, nel congratularsi con i due presidenti, si è detto onorato di aver guidato le strutture in questi mesi: “Si tratta di associazioni strategiche per i Comuni, per i Sindaci, per i territori e, nel caso di Federsanità, anche per le aziende sanitarie e le Usl. Asssociazioni che operano in stretto raccordo con la Regione dell’Umbria e con altre Istituzioni e associazioni locali e nazionali e che portano avanti importanti progetti, con ricadute dirette sui cittadini e sul loro benessere”.

All’incontro di ieri pomeriggio, hanno preso parte anche il direttore dell’Azienda Ospedaliera di Perugia, Marcello Giannico, per l’Usl Umbria1 la delegata Giulia Silvestri, per il Comune di Marsciano, l’assessore Manuela Taglia, per il Comune di Gubbio, il sindaco Filippo Mario Stirati. In collegamento video erano presenti per il Comune di Bevagna, il sindaco Annarita Falsacappa e per l’Azienda Ospedaliera di Terni, il direttore sanitario Alessandra Ascani.

Il presidente Petruccioli, nel ringraziare i sindaci, i dirigenti sanitari e delle Usl per la fiducia accordata, ha parlato “di una nuova spinta propulsiva e propositiva della nostra federazione che ci vede oggi come nuovo comitato direttivo, che ha la forza al suo interno di avere rappresentanti degli Enti Locali e del Sistema Sanitario regionale.

Già da tempo, la federazione ha collaborato a progetti specifici con le associate, ma soprattutto negli ultimi anni con la Regione Umbria, con la quale si è instaurata una proficua sinergia che è sfociata, proprio negli ultimi mesi, in due accordi, per i quali mi sento di ringraziare l’assessore Coletto: uno specifico, sul contrasto alla ludopatia; l’altro, più generico, che abbraccia diversi progetti a carattere sociosanitario.

Il nostro obiettivo primario sarà quello di tessere e rafforzare la rete di integrazione sociosanitaria che dovrà diventare motore delle nostre azioni.

Nel frattempo, porteremo avanti i tanti progetti già in corso e ne proporremo altri. Oggi inizia un nuovo percorso che vedrà ogni componente coinvolta su temi specifici e tutti nella attività federativa nazionale”. Petruccioli ha concluso sottolineando che “sarà una presidenza all’insegna dell’innovazione di questa struttura che è strategica anche per dare supporto alla Regione Umbria e ai nostri federati”.

 

Nuove sfide anche in Anci Umbria ProCiv, con la neo eletta presidente Michelini che ha dettato le nuove linee d’indirizzo.

“Anci Umbria ProCiv – afferma la presidente Michelini – negli anni, è diventata punto di forza, di riferimento e di supporto per i Comuni in materia di protezione civile, soprattutto nell’ambito della pianificazione, formazione e comunicazione. Tutto ciò è stato possibile grazie a un lavoro serio e costante dei dipendenti e dei collaboratori della struttura operativa. L’obiettivo sarà interagire sempre più con le altre Istituzioni locali, a partire dalla Regione Umbria, e con la rete nazionale, per assicurare ai nostri territori strumenti per fronteggiare le emergenze, ma soprattutto per affermare una nuova cultura della protezione civile e della prevenzione, sia all’interno dei Comuni, sia fra i cittadini. In questo senso, il Pnrr sarà strumento privilegiato e decisivo per un cambio di passo nel sistema della protezione civile, per questa necessaria trasformazione culturale, per costruire territori sempre più sicuri”.




ASSEMBLEA ANCI GIOVANI, RINNOVATI GLI ORGANISMI DEI GIOVANI AMMINISTRATORI UMBRI

 

Si è da poco conclusa l’Assemblea dei giovani amministratori dell’Umbria, convocata per questa mattina per il rinnovo degli organismi di Anci Giovani.

I saluti e le indicazioni sullo svolgimento dei lavori sono stati dati dal presidente di Anci Michele Toniaccini, che si è detto molto onorato di presiedere i lavori del rinnovo di questa importante Consulta, non solo strategica e funzionale ad Anci Umbria, ma anche imprescindibile luogo di confronto, della ideazione e progettazione del futuro delle nostre comunità.

 

L’Assemblea, su proposta dell’Ufficio di Presidenza di Anci Umbria, ha eletto Damiano Bernardini, sindaco di Baschi, quale coordinatore, e Daniele Marcelli, consigliere comunale di Avigliano Umbro come vice. Su proposta del coordinatore è poi stato eletto il Consiglio Direttivo di Anci Giovani, di cui fanno parte: Federica Agabiti (Monteleone di Spoleto), Manuel Petruccioli (Giano dell’Umbria), Giorgia Vergari (Gubbio), Giorgio Baglioni (Città di Castello), Sara Motti (Corciano), Federico Cini (Terni), Chiara Generotti (Fossato di Vico), Francesco Filipponi (Terni), Fabiana Grullini (Campello sul Clitunno), Nicola Paciotti (Perugia), Rebecca Poggiani (Narni), Giovanni Rubini (Narni), Veronica Benedetti (Castel Ritaldi), Luca Tramini (Narni).

 

Ha portato i suoi auguri il coordinatore dei Piccoli Comuni umbri Federico Gori, anch’egli giovane amministratore, esprimendo apprezzamento per la ricostituzione di Anci Giovani, come passo importante per Anci Umbria, e per tutti i giovani amministratori che già svolgono un lavoro straordinario nei nostri territori.

Nel corso della mattinata è intervenuto il coordinatore nazionale Luca Baroncini, sindaco di Montecatini Terme, il quale ha portato i saluti di Anci nazionale e ribadito come Anci Giovani sia uno spazio aperto in cui ognuno può dare il proprio contributo e ha invitato i giovani amministratori umbri alla prossima Assemblea nazionale di Anci Giovani che si terrà a Roma a settembre.

 

“Anci Giovani è un’occasione importante per fare rete ed elaborare tematiche comuni in maniera trasversale. Mai in Anci l’appartenenza politica ha rappresentato un ostacolo al confronto, ma anzi un arricchimento, obiettivo che è anche quello che si pone questa Consulta, come hanno anche dimostrato gli interventi di questa mattina” ha affermato emozionato il neo coordinatore Bernardini, che ha poi parlato delle prossime proposte che verranno elaborate presto in sede di Direttivo, dell’importanza della formazione continua come contributo alle future classi dirigenti, del PNRR, dei problemi di spopolamento dei territori e depauperamento dei servizi, del turnover del personale nella PA.

Il presidente Toniaccini ha concluso i lavori augurando in bocca al lupo ai giovani, con un appello alla partecipazione dei giovani e ad unire le forze per dare nuovo slancio ai territori e alle comunità.

Perugia 28 luglio 2021

 




Chiusura di sportelli bancari: Anci Umbria scrive a Regione Umbria, Parlamentari umbri, Anci nazionale e associazioni di categoria

 

Gori e Toniaccini: “Il Pnrr spinge verso una implementazione di servizi, le banche chiudono gli sportelli. Per le banche, serve una inversione di tendenza”

 

In una lettera inviata alla presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei, ai parlamentari umbri, agli assessori regionali, al presidente del Consiglio regionale, ai presidenti dei gruppi regionali, ad ABI, Banca d’Italia, alle associazioni di categoria, al presidente e al segretario Generale Anci, al coordinatore nazionale Piccoli Comuni, al responsabile Anci nazionale Piccoli Comuni, il presidente di Anci Umbria, Michele Toniaccini e il coordinatore dei Piccoli Comuni umbri, Federico Gori hanno segnalato “la preoccupante chiusura di servizi essenziali per le nostre comunità” evidenziando anche “le continue chiusure di servizi bancari, indispensabili ai cittadini e alle piccole e medie imprese che insistono e resistono nei nostri territori, con particolare riferimento alle aree interne. Si tratta di servizi indispensabili a mantenere un territorio attrattivo dal punto di vista turistico e imprenditoriale”.

Nella lettera si legge che “all’azione di noi Sindaci, finalizzata a una inversione di tendenza nell’esclusivo interesse delle nostre comunità, ora si sta unendo anche una importante protesta dal basso. Ciò che vogliamo evidenziare è che in nome di una incomprensibile razionalizzazione si calpestano i valori e le comunità che, fra l’altro, hanno consentito anche alle banche di crescere. Ci siamo persino sentiti dire che la pandemia non consentiva riaperture a regime, quando altri servizi essenziali, come gli alimentari, solo per citarne uno, non hanno mai chiuso, né ridotto i propri orari. I cittadini sono veramente stanchi di subire! Occorre che le Istituzioni, tutte, aprano una seria riflessione su questi temi che sono centrali per le nostre comunità e si attivi immediatamente un Tavolo di confronto con tutti i soggetti coinvolti, ma soprattutto si prenda una posizione forte e unitaria su questo importante tema, non lasciando ai soli sindaci il compito di fronteggiare problematiche così ampie e articolate. In un momento in cui si parla di ripresa, di Pnrr, di nuova pianificazione delle città e dei servizi, di riprogettazione delle aree interne considerate a pieno titolo una risorsa per lo sviluppo dell’Umbria, c’è ancora chi risponde con le razionalizzazioni di servizi e con le chiusure: è un controsenso. Fra l’altro, pensando proprio al Pnrr, al bonus 110, al Next Generation che richiedono, per imprese e cittadini, la possibilità di disporre di servizi bancari, la chiusura di questi sportelli, annunciata per lo più proprio nelle aree interne, potrebbe causare un impedimento e dunque arrecare un danno e, sicuramente, rappresentare una forma di discriminazione fra territori. Si pensi ai prelievi, ai bonifici e versamenti, anche come cassa continua, agli assegni e alla gestione dei percorsi finanziari. Pur consapevoli che, nel caso delle banche, queste decisioni possono sembrare legittime, in quanto trattasi di un sistema privato che liberamente sceglie le proprie strategie, tuttavia da parte nostra è doveroso evidenziare queste situazioni, i cui effetti si riversano sulla parte pubblica e sui cittadini. Una comunità senza servizi è una comunità che non può guardare al futuro. Si tratta di scelte private che tuttavia calpestano i diritti dei cittadini e che, nel lungo periodo, contribuiranno ancora di più allo spopolamento che già è iniziato in molte aree della nostra regione, a una fuga dei giovani, di imprenditori e investitori e dunque, anche a una penalizzazione di alcuni comuni rispetto ad altri. I sindaci dei piccoli comuni, delle aree interne stanno lavorando per restituire attrattività e funzioni a questi luoghi, ma queste chiusure contrastano con le nostre azioni e con gli indirizzi della Regione Umbria. Le conseguenze di questo scenario sarebbero molto gravi e influirebbero su tutto il territorio regionale. Un’ultima considerazione: spesso è stato risposto che i servizi ci sono attraverso il digitale. Sappiamo bene che in Umbria, fortunatamente, c’è una quota rilevante di popolazione anziana, cui non si può chiedere di utilizzare certe procedure informatiche, né di fare chilometri per raggiungere lo sportello bancario più vicino, tenendo conto anche della carenza e, in alcuni casi, totale assenza di trasporto pubblico locale. Anci Umbria auspica che la protesta iniziata dai Sindaci possa trovare riscontro e massimo supporto anche nelle Istituzioni e che, insieme, si possa arrivare a una soluzione per arrestare questa devastante serie di chiusure che minano lo sviluppo e la crescita dei nostri territori, dell’Umbria, proprio in una fase in cui, al contrario, ci viene chiesto di spingere l’acceleratore sulla ripartenza”.




Al via la campagna di sensibilizzazione sulla donazione del sangue: Anci Umbria a fianco di Avis Umbria e Regione Umbria

Scendono in campo anche i sindaci, pronti a donare e a coinvolgere i propri cittadini. La banca del sangue è in sofferenza.

Doniamo sangue, doniamo vita”

 

Anci Umbria, anche su invito di Avis Umbria, ha aderito alla campagna di sensibilizzazione alla donazione del sangue e, attraverso una lettera, ha coinvolto tutti i sindaci aderenti all’associazione perchè facciano, se possono, una donazione e per sollecitare i propri cittadini a fare altrettanto.

Scendono, dunque, in campo anche i sindaci e, con dei video, chiameranno all’appello il senso civico dei cittadini ed evidenzieranno l’importanza della donazione e di diventare donatori periodici.

A dare il via a questa campagna è il presidente di Anci Umbria, Michele Toniaccini e, fra i sindaci, quello di Bastia Umbra, Paola Lungarotti e di Norcia, Nicola Alemanno. I video saranno pubblicati sui canali social di Anci Umbria e dei Comuni, con l’auspicio che possano servire da esempio.

“Siamo in una fase – rileva Anci Umbria – in cui la banca del sangue è in sofferenza, c’è scarsa disponibilità e la donazione, non solo è una tutela per la propria salute, ma è un gesto di grande generosità e di umanità. Si parla spesso di educazione civica, la donazione ne fa pienamente parte, perché è anche da questi gesti che si misura la civiltà di un popolo. Gli umbri sono stati sempre molto altruisti, continuiamo a esserlo. Donare sangue significa donare vita, ancor più in questo momento di emergenza sanitaria. La generosità non va in vacanza. Doniamo sangue!”.

 




FIRMATA UNA CONVENZIONE TRA ANCI UMBRIA E UNIVERSITA’ PER STRANIERI DI PERUGIA

A Settembre prossimo, previsto alla Stranieri un momento di analisi e approfondimento con tutti i Sindaci umbri per ulteriori accordi

 

É stata siglata, presso l’Aula Magna di Palazzo Gallenga, una convenzione tra l’Anci Umbria e l’Università per Stranieri di Perugia, finalizzata a garantire ai dipendenti dei Comuni associati ad Anci Umbria e ai dipendenti di Anci Umbria e delle sue associate (Federsanità Anci Umbria e Anci Umbria Prociv), l’iscrizione ai corsi di laurea triennale e magistrale dell’Ateneo secondo le modalità previste per gli studenti lavoratori.

A firmare il documento, il presidente dell’Anci Umbria, Michele Toniaccini, e il Rettore dell’Università per Stranieri di Perugia, Valerio De Cesaris, i quali hanno espresso soddisfazione per la definizione di questo accordoche permetterà ai dipendenti comunali di frequentare un corso di laurea con maggiore flessibilità e con una scontistica sulle tasse annuali d’iscrizione.

Ulteriori, possibili articolazioni dell’accordo siglato, lo scorso 21 Luglio, si avranno entro la prima decade di settembre, quando tutti i Sindaci umbri saranno chiamati a formulare un primo bilancio dell’iniziativa e a verificare la praticabilità di nuove forme di collaborazione con l’Ateneo di Palazzo Gallenga.

Sono onorato di essere in questa Università – ha detto il Presidente Toniaccini – che insieme allo Studium perugino costituisce un fiore all’occhiello della nostra regione, per la sua azione di promozione nel mondo della cultura italiana e umbra; un’istituzione storica di cui tutti andiamo fieri. E mi rende pertanto orgoglioso poter apporre la mia firma su questo protocollo, che diverrà immediatamente operativo e porterà un duplice effetto: quello di consentire ai dipendenti comunali di intraprendere un percorso di studio universitario e quello di avere pubbliche amministrazioni con risorse umane sempre più formate. La cultura, la formazione – ha sottolineato Toniaccini – è infatti il principale volano di sviluppo delle città. La cultura porta a una maggiore coesione sociale, partecipazione, democrazia e benessere. ANCI Umbria e Università per Stranieri di Perugia con questo accordo danno un contributo alla crescita del capitale umano e sociale delle nostre comunità. Auspico – ha concluso – che sia solo l’inizio di una proficua collaborazione, finalizzato al bene delle nostre comunità”.

Dobbiamo fare squadra per dare forza al Sistema Umbria – ha commentato per parte sua il Rettore De Cesaris – in un momento in cui il territorio ha più che mai bisogno dell’efficace operatività delle istituzioni ed in cui vi sono risorse utili per operare”.

Con questa convenzione si concretizza ulteriormente quel raccordo virtuoso tra Accademia e territorio, attraverso cui il mandato didattico e scientifico di un’Università si attua nel favorire lo sviluppo civile e culturale del comprensorio in cui essa opera.




CARENZA MEDICI DI BASE: incontro, questa mattina, fra Anci Umbria e Federazione italiana Medici di Medicina Generale dell’Umbria

Si lavora insieme per dare una risposta regionale al problema della carenza dei medici di base

Toniaccini: “Anci Umbria sarà un Osservatorio sulle necessità dei territori”

 

“Creare un asse fra Anci Umbria, Federsanità Anci Umbria e la Federazione italiana Medici di medicina Generale dell’Umbria per elaborare proposte concrete e omogenee su tutto il territorio regionale e dare soluzione uniforme alla carenza dei medici di base, soprattutto nei piccoli comuni e nelle aree interne”: è questa la conclusione dell’incontro definito “molto proficuo” avvenuto questa mattina nella sala Pagliacci della Provincia di Perugia, fra Anci Umbria – rappresentata dal presidente Michele Toniaccini, dal vicepresidente Moreno Landrini (sindaco di Spello) dalla sindaca di Monte Santa Maria Tiberina, Letizia Michelini e dal segretario generale, Silvio Ranieri – e la Federazione Fimmg dell’Umbria – rappresentata dal segretario regionale Dr. Sabatino Orsini Federici e dal segretario provinciale di Perugia, dr. Leandro Pesca.

“Anci Umbria – ha spiegato il presidente Toniaccini – sarà un Osservatorio di rilevamento delle necessità che ciascun territorio esprimerà, per poi, dati alla mano, avanzare le proposte più idonee per tutta la regione”.

A introdurre la problematica della carenza dei medici di base è stata la sindaca Michelini che ha riportato la situazione del suo territorio: “La questione – ha detto – tocca da vicino il mio comune, ma è complessa e generalizzata ad altre realtà e come tale va affrontata nel più breve tempo possibile e in maniera uniforme su tutta l’Umbria, anche in considerazione del prolungarsi dell’emergenza sanitaria”.

Il vicepresidente Landrini ha aggiunto che “la situazione è arrivata a un punto di grande difficoltà” e che “si aggraverà ulteriormente con il pensionamento di altri medici”.

I due presidenti della Federazione hanno evidenziato come “il Covid ci abbia consegnato una sanità profondamente cambiata” e che “occorre lavorare insieme per definire nuove linee strategiche condivise”.

Il presidente Toniaccini ha quindi ricordato che “nei prossimi giorni ci sarà un ulteriore confronto con l’Ordine dei Medici di base” e che “sarà coinvolta anche Federsanità Anci Umbria”.

 


 

Carenza medici di base: dall’Osservatorio interno di Anci Umbria, i primi dati

 

Già da ora, sono scoperti alcuni comuni

 

Anci Umbria ha iniziato, attraverso un Osservatorio interno, a reperire i dati relativi alla eventuale carenza di medici di base sul territorio regionale. Dai primi rilevamenti – il monitoraggio, effettuato attraverso interviste dirette ai Comuni, proseguirà fino al termine del mese di Luglio – emergono alcune carenze e vengono evidenziate dai Comuni stessi delle criticità, anche in prospettiva futura.

 

“Anci Umbria – commenta il presidente, Michele Toniaccini – ha raccolto il grido di allarme lanciato da molti Comuni umbri sulla carenza di medici di base, soprattutto nelle aree interne.

 

L’associazione ha subito attivato un Osservatorio interno per verificare la situazione sul territorio e dai primi dati emerge che alcuni Comuni sono già da ora scoperti. Fra questi, possiamo citare Monte Santa Maria Tiberina, Montecchio, Baschi, Valtopina, mentre altri Comuni, fra cui Bastia Umbra, hanno evidenziato il problema imminente dei pensionamenti.

 

Una volta terminato il sondaggio, con la mappatura completa, Anci Umbria chiederà che venga trovata una soluzione uniforme al problema che è oggettivo e che, prossimamente, con il pensionamento di altri medici di base potrebbe aggravarsi ulteriormente”.




Campagna “Verità ora per Barbara Corvi” – 16 luglio, Amelia

L’Osservatorio Regionale lancia la campagna

“Verità ora per Barbara Corvi”.

Seduta straordinaria dell’Osservatorio

Giorno 16 luglio presso la sala consiliare del Comune di Amelia

 

 

Consegnato dal presidente dell’Osservatorio, Walter Cardinali al presidente Anci Umbria, Toniaccini, lo striscione “Verità ora per Barbara Corvi”

 

Appuntamento venerdì prossimo, 16 luglio alle ore 17.00, presso la sala consiliare del Comune di Amelia, dove si svolgerà una seduta straordinaria dell’Osservatorio  regionale sulle infiltrazioni mafiose e l’illegalità in Umbria. All’iniziativa ha aderito anche Anci Umbria.

Verità ora per Barbara Corvi è il titolo della campagna promossa dall’Osservatorio  e si inquadra nel più generale percorso intrapreso dall’Osservatorio per ribadire l’importanza di continuare dopo 12 anni, a lavorare per la verità sulla scomparsa della giovane donna di Amelia.

Intanto, lo scorso lunedì, nella sede del Consiglio provinciale di Perugia, il presidente dell’Osservatorio Walter Cardinali e il presidente della Commissione regionale d’inchiesta su criminalità organizzata e infiltrazioni mafiose, Eugenio Rondini hanno consegnato al presidente di Anci Umbria, Michele Toniaccini (componente dell’Osservatorio), lo striscione recante la scritta “Verità ora per Barbara Corvi” che sarà esposto alle finestre del Palazzo della Provincia di Perugia, dal prossimo venerdì 16 luglio. Gli striscioni saranno distribuiti anche ai Comuni che ne faranno richiesta.

Prendendo atto di quanto emerso dalle ultime vicende procedurali e giudiziarie, l’Osservatorio rinnova l’impegno ad affiancare la famiglia Corvi nel drammatico percorso nella richiesta di verità.

Al fine di favorire il coinvolgimento delle istituzioni e della cittadinanza relativamente alla scomparsa della giovane donna, nella certezza che la costruzione di consapevolezza passi anche attraverso l’utilizzo di strumenti comunicativi visivi e visibili, l’Osservatorio si fa promotore della suddetta campagna, chiedendo che possa essere reso visibile all’esterno delle sedi istituzionali dei Comuni umbri lo striscione raffigurante il volto di Barbara con lo slogan “Verità ora per Barbara Corvi”.

Un gesto simbolico, ma di grande impatto, che permette di ribadire l’importanza di affiancare organi investigativi e giudiziari in questa fase, contribuendo alla sensibilizzazione e alla conoscenza sulla storia di Barbara Corvi.

La campagna “Verità ora per Barbara Corvi” è parte di un percorso che vede diverse azioni in programma al fine di tradurre la memoria in impegno ed in forme concrete di proposta politica. Tra questi, durante la seduta dell’Osservatorio ad Amelia, verrà lanciato il Protocollo dedicato a Barbara Corvi, per l’attivazione dei percorsi di accoglienza per le donne che, sopravvissute alla violenza mafiosa, vogliano intraprendere percorsi di allontanamento dalle organizzazioni e contesti criminali.

 

La proposta nata in seno all’Osservatorio regionale, supportata dalla Commissione Regionale Antimafia, è stata accolta dall’ANCI Umbria – componente dell’Osservatorio – che condividerà la scelta con tutti i Comuni aderenti.

“Anci Umbria – commenta il presidente Toniaccini – si pone a fianco dell’azione portata avanti dall’Osservatorio regionale sulle infiltrazioni mafiose e l’illegalità in Umbria, dando il proprio sostegno e supporto. Ci saranno anche i Sindaci dell’Umbria all’appuntamento del prossimo 16 Luglio, ad Amelia, giornata in cui sarà ribadito l’impegno per cercare verità sulla vicenda Barbara Corvi. Una storia che non può cadere nel dimenticatoio e su cui va fatta piena luce”.

Data l’importanza dell’iniziativa, e la condivisione delle motivazioni alla base della stessa, il Comune di Perugia, esporrà in via eccezionale lo striscione sulla facciata di Palazzo dei Priori- sede del Comune- usualmente destinata ad iniziative unicamente istituzionali.




#dignitàperisindaci: anche Anci Umbria parteciperà alla manifestazione del 7 a Roma per chiedere dignità per i Sindaci

Ci sarà anche Anci Umbria, rappresentata dal presidente Michele Toniaccini e dai sindaci umbri che stanno aderendo, alla manifestazione del 7 luglio prossimo, a Roma, per chiedere #dignitàperisindaci.

A livello nazionale, le adesioni da parte dei primi cittadini sono state circa 600. La manifestazione sarà preceduta dalla riunione – in presenza, la prima dall’inizio della pandemia – del Consiglio nazionale e sarà dedicata soprattutto alle tutele e a una maggiore dignità da riconoscere al ruolo dei Sindaci, temi sui quali il Consiglio si confronterà ed elaborerà proposte da presentare a Governo e Parlamento. L’obiettivo è quello di porre all’attenzione delle Istituzioni le condizioni normative nelle quali oggi operano i Sindaci e proporre soluzioni correttive che consentano loro di continuare a lavorare per le comunità, in un clima di maggiore serenità. Al termine della riunione i primi cittadini sfileranno in corteo per consegnare al Governo il documento contenente le indicazioni emerse nel corso del Consiglio nazionale.

“E’ una manifestazione a tutela di noi Sindaci – afferma il presidente Michele Toniaccini – della reputazione degli Amministratori locali, ma ancor prima a tutela delle nostre comunità. Perchè ogni giorno, i Sindaci si trovano di fronte a un’operatività compromessa, limitata, senza le giuste garanzie e le condizioni per lavorare in sicurezza. Noi chiediamo che il governo metta i Comuni nelle condizioni di operare al meglio, di continuare a lavorare per le comunità in un clima di maggiore serenità e certezza”.

Programma grafico con link




ASSEMBLEA PICCOLI COMUNI, CONFERMATO ALLA GUIDA FEDERICO GORI

Gori: “Dare ai piccoli comuni gli stessi servizi e le stesse opportunità di crescita dei grandi comuni”

“Con questa legittimazione – ha detto il sindaco di Montecchio, Federico Gori, confermato alla guida della Consulta dei Piccoli Comuni di Anci Umbria – entriamo nel pieno dell’operatività della nostra Consulta. Nei mesi scorsi ho continuato a coordinare i Piccoli comuni, ma l’ufficialità della nomina mi consente di iniziare un nuovo percorso insieme alla neo vice-coordinatrice, Elisa Sabbatini, a vecchi e nuovi colleghi. Tra le prime iniziative, saranno riunite le commissioni”.

Gori, nell’augurare a tutta la squadra “un proficuo lavoro” e di “procedere in modo sinergico e costruttivo, così come fatto nel passato”, ha sottolineato il “difficile momento che le nostre comunità stanno vivendo, da cui – ha aggiunto – occorre uscire quanto prima, partendo dalla ricchezza e dall’immenso valore che i nostri territori esprimono e dal prezioso lavoro di chi li rappresenta”.

Gori ha parlato del “ruolo fondamentale dei Piccoli comuni e di Anci Umbria, che nello scenario nazionale, ha sempre dato un contributo importante alla loro crescita. Una volta stabiliti i coordinamenti e i ruoli, non esiste più la politica del singolo, ma solo l’interesse dei nostri territori e la lungimiranza che noi amministratori dobbiamo sempre avere. Oggi si apre una nuova fase nella certezza che insieme sapremo superare le difficoltà”. Gori ha annunciato che “subito dopo le ferie estive, saranno effettuate in modo itinerante le varie consulte dei piccoli comuni umbri, per stare più vicino agli amministratori e ai cittadini. Sarà anche un’occasione in più per mostrare quanto di bello offre l’Umbria”. Il coordinatore Gori, nelle sue comunicazioni, ha fatto un resoconto sulle questioni ancora aperte: da Poste Italiane “servizio fondamentale per le nostre comunità”, alla chiusura delle filiali bancarie “per le quali chiediamo un presidio che sia a garanzia della democrazia e dello sviluppo di un piccolo territorio e quindi di una piccola impresa”, alla carenza dei medici di medicina generale “su cui ci siamo già mossi”, fino, alla richiesta di una “cabina di regia sul Pnrr, di cui Anci Umbria faccia parte”. Il coordinatore ha ricordato che ci sono ancora molte questioni da affrontare, come il “digital divide”. “E’ questo – ha evidenziato – il momento per portare sui Tavoli nazionali i nostri punti di forza, ma soprattutto colmare quelli di debolezza”.

 

Temi che sono stati affrontati anche durante il saluto introduttivo del presidente di Anci Umbria, Michele Toniaccini, il quale, dopo essersi complimentato con Gori e Sabbatini per l’incarico ricevuto – “di cui – ha detto – ho avuto modo in diverse occasioni di apprezzarne qualità e professionalità” – ha sottolineato come “l’assemblea dei piccoli comuni sia un evento fondamentale nella vita di Anci Umbria, perché va a definire e completare l’azione di tutta l’associazione, in un rapporto sinergico e alla pari. In più occasioni ho avuto modo di affermare quanto i piccoli comuni siano lo scheletro del nostro paese, l’asse portante della nostra economia, del sistema cultura e turismo. Abbiamo di fronte una nuova e grande sfida, quella del Recovery found che non dobbiamo lasciarci sfuggire e che deve coinvolgere anche i piccoli comuni, che devono avere le stesse opportunità e capacità di intervento”.

Questo l’organigramma completo della Consulta Piccoli Comuni:

Federico Gori (Sindaco di Montecchio) – Coordinatore

Elisa Sabbatini (Sindaca Castel Ritaldi) – Vice coordinatrice vicaria

Nicola Alemanno (Sindaco di Norcia)

Mirko Ceci (Sindaco di Pietralunga)

Letizia Michelini (Sindaca di Monte Santa Maria Tiberina)

Fabrizio Gareggia (Sindaco di Cannara)

Luigi Maravalle (Sindaco di Ficulle)

Agnese Benedetti (Sindaca di Vallo di Nera) – con l’incarico di seguire la neo costituita Consulta della Montagna

Giampiero Fugnanesi (Sindaco di Sigillo)

Riccardo Bardelli (Sindaco di Paciano)

Daniele Longaroni (Sindaco di Castel Viscardo)

Gianluca Coata (Sindaco di Fratta Todina)

Leonardo Vincenzo Fazio (Sindaco di Attigliano)

Andrea Garbini (Sindaco di Castel Giorgio).




Nomine in Anci Umbria: l’Ufficio di Presidenza dà il via libera ai nuovi coordinatori delle consulte.

Il presidente Toniaccini: “La squadra è al completo, ora si lavora per migliorare le nostre comunità”

 

Sono stati nominati, nei giorni scorsi, da parte dell’Ufficio di presidenza di Anci Umbria, i coordinatori e i vicecoordinatori delle 24 consulte tematiche.

I nuovi componenti sono stati ricevuti, per la prima volta nella storia di Anci Umbria, dal presidente dell’associazione, Michele Toniaccini, nella sala del Consiglio provinciale di Perugia, per dare loro il benvenuto e augurare buon lavoro, ma soprattutto per affermare fin da subito l’importanza del “lavoro di squadra”. Con il presidente, anche membri dell’Ufficio di presidenza e il segretario generale, Silvio Ranieri che ha illustrato il funzionamento della struttura.

“Abbiamo rinnovato – ha affermato il presidente Toniaccini – gli organi di Anci Umbria, relativi alle Consulte e abbiamo ampliato il numero delle stesse così da coprire tutti gli ambiti di intervento, cui bisogna dare una nuova lettura e declinarli alla luce dei cambiamenti in atto, con la capacità di intercettare le novità. E’ questo il vero compito che ci attende: non dobbiamo aspettare gli eventi, ma anticiparli, governarli. In questo, il Recovery Found è un ottimo alleato”.

Il presidente ha aggiunto che “con queste nomine si rafforza l’attività di Anci Umbria, abbiamo costruito una squadra ancora più forte, rappresentativa per territorialità e appartenenza politica. Ai nuovi componenti, ai quali auguro buon lavoro e do il benvenuto in Anci, spetta il compito di sviluppare e approfondire questioni inerenti ad ambiti specifici della vita dei Comuni, di interagire con le altre Istituzioni locali e nazionali e con tutti quei soggetti che, a vario titolo, si occupano degli ambiti individuati, di intervenire in rappresentanza di Anci Umbria ai principali tavoli di concertazione, per dare risposte ai Comuni e ai cittadini, con tempestività, professionalità e con grande spirito di dedizione. E’ una responsabilità, ma anche un onore poter essere al servizio di tutti i Comuni e dei cittadini”.

Questa la squadra delle Commissioni tematiche:

Affari Istituzionali, riforme: coordinatore Giuseppe Galligari, vicecoordinatore Jessica Federico.

Politiche comunitarie e progettazione europea: coordinatore Nicola Alemanno, vicecoordinatore Martina Soldi.
Politiche attive del lavoro, formazione: coordinatore Marsilio Marinelli, vicecoordinatore Andrea Sacripanti.
Finanza locale: coordinatore Angelo Baldinelli, vicecoordinatore Valentina Tiburzi.
Infrastrutture, lavori pubblici, urbanistica: coordinatore Marco Bruni, vicecoordinatore Paolo Pallucchi.
Istruzione, edilizia scolastica, Università: coordinatore Rossella Cestini, vicecoordinatore Veronica Benedetti.
Cultura, beni culturali, sistema museale: coordinatore Fabiana Grullini, vicecoordinatore Rita Barbetti.
Turismo, manifestazioni storiche e città di identità: coordinatore Daniela Settimi, vicecoordinatore Stefania Moccoli.
Sviluppo economico: coordinatore Claudio Ranchicchio, vicecoordinatore Giovanni Patriarchi.
Energia, ambiente, sistema idrico (Sviluppo sostenibile, Cambiamenti climatici): coordinatore Fabio Di Gioia, vicecoordinatore Roberta Tardani.
Trasporti, Mobilità: coordinatore Antonino Ruggiano, vicecoordinatore Walter Stoppini.
Affari sociali, Welfare, Disabilità, Anziani, Minori, Casa e Famiglia: coordinatore Edi Cicchi, vicecoordinatore Elisa Benvenuta.
Immigrazione: coordinatore Gabriele Bazzucchi, vicecoordinatore Paolo Lillocci.
Politiche innovazione tecnologica (Digitale): coordinatore Francesco Zuccherini, vicecoordinatore Elia Franciosa.
Protezione Civile, Assetto del territorio: coordinatore Enrico Valentini, vicecoordinatore Gabriele Palandruzzi.
Pari opportunità: coordinatore Alessia Tasso, vicecoordinatore Monia Santini.
Cooperazione internazionale e Relazioni internazionali: coordinatore Daniele Morici, vicecoordinatore Giacomo Barzi.
Sicurezza e Polizia: coordinatore Alessio Fioroni, vicecoordinatore Vittorio Vetturani.
Conferenza Consigli comunali: coordinatore Francesca Traica, vicecoordinatore Daniele Raspati.
Anci giovani, Politiche giovanili, Informa giovani e Sport, Servizio civile: coordinatore Damiano Bernardini, vicecoordinatore Daniele Marcelli.
Ricostruzione: coordinatore Caterina Lucangeli, vicecoordinatore Mario De Carolis.
Partecipate: coordinatore Piergiorgio Pizzo, vicecoordinatore Luciano Conti.
Agricoltura: coordinatore Remigio Venanzi, Eleonora Sofia Rossi.
Artigianato: coordinatore Francesca Barbini, vicecoordinatore Innocenzo Rossi Bartoli




PRESIDIO DEI SINDACI PER RIAPERTURA UFFICI POSTALI

Successo per la grande mobilitazione dei sindaci in Piazza Matteotti, a Perugia, per chiedere la riapertura a pieno regime di tutti gli uffici postali e il prolungamento degli orari, per evitare le lunghe code

 

“Questo presidio – ha detto il presidente di Anci Umbria, Michele Toniaccini – vuole dar voce ai tanti cittadini che ogni giorno hanno rappresentato a noi Sindaci disagi, disservizi, preoccupazioni inerenti gli uffici postali e per sensibilizzare Poste Italiane a un cambio di passo. Vogliamo tutelare, prima di tutto, la salute dei nostri cittadini”: è quanto ha dichiarato questa mattina, il presidente di Anci Umbria, aprendo la grande mobilitazione che si è svolta in Piazza Matteotti, a Perugia, proprio davanti all’Ufficio postale del capoluogo umbro. 

“Un presidio che idealmente abbraccia tutte le regioni, perchè la questione delle file esterne agli uffici postali e delle chiusure – ha sottolineato Toniaccini – è una problematica comune a tutte le città italiane”.

Una lunga coda, questa volta da parte dei Sindaci umbri di tutti gli schieramenti politici, si è formata, dunque, davanti all’ufficio postale di Piazza Matteotti. I sindaci, muniti di fascia tricolore, hanno chiesto “la riapertura a pieno regime di tutti gli uffici postali dell’Umbria e il prolungamento degli orari, quale unica via per evitare le lunghe file”. 

All’evento hanno preso parte anche alcuni rappresentanti delle Istituzioni locali, fra cui il presidente e vicepresidente dell’Assemblea legislativa dell’Umbria, rispettivamente Marco Squarta e Simona Meloni, diversi consiglieri regionali di maggioranza e minoranza, parlamentari umbri, fra cui il senatore Luca Briziarelli, mentre la senatrice Fiammetta Modena ha inviato ad Anci Umbria una lettera di sostegno all’iniziativa, e persino cittadini che si sono uniti alla protesta “pacifica e civile”.

“Non possiamo più lasciare i nostri cittadini, soprattutto gli anziani – ha proseguito il presidente – fuori dagli uffici postali, al freddo e al caldo, a fare lunghe file. Servono orari più prolungati e la riapertura di tutti gli uffici postali, siamo ormai in zona bianca. Anci Umbria in questo difficile periodo di crisi sanitaria si è fatta carico di affrontare la questione, attivando diversi momenti di confronto con i vertici nazionali di Poste italiane, che non si sono mai sottratti al dialogo e che, per questo li ringraziamo. L’ultimo incontro on line, su loro richiesta, proprio lunedì scorso, ma le risposte date non sono state adeguate alle esigenze dei cittadini. Non abbiamo ricevuto un planning di riaperture e orari. Proprio ieri, l’Italia ha ottenuto il via libera dall’Unione europea per il Pnrr, una giornata storica. Un Piano che punta al futuro, a costruire, ad abbandonare vecchi modelli e schemi per fare spazio all’innovazione, che non è solo tecnologica, ma anche implementazione di nuovi servizi al cittadino. E mentre l’Italia apre alle nuove opportunità, c’è chi riduce servizi essenziali al cittadino, chi non investe sui piccoli comuni che sono il fulcro delle nostre regioni. Ci vuole coraggio e noi Sindaci siamo pronti alle nuove sfide e chiamiamo a raccolta tutti, Poste Italiane comprese: diamo più servizi al cittadino per far crescere insieme le nostre comunità”.

Anche per il coordinatore dei Piccoli Comuni di Anci Umbria, Federico Gori, Poste Italiane rappresenta “un servizio essenziale”: “L’Umbria – ha detto – è composta da aree interne, da piccoli comuni, da frazioni che necessitano di una attenzione particolare che noi Amministratori cerchiamo di attuare quotidianamente, mantenendo e potenziando servizi. L’Ufficio postale è proprio uno di quei servizi indispensabile e che deve restare aperto. In Anci Umbria abbiamo trovato la casa dove discutere di questa problematica e in cui interloquire sia con Poste italiane, sia fra noi. I Comuni chiedono più attenzione alle comunità che rappresentiamo”.