Sentenza Tar Umbria: Anci predisporrà una ordinanza standard per tutti i Comuni

Chiesta alla Regione Umbria una documentazione scientifica-sanitaria sulla attuale situazione epidemiologica

Anci Umbria è pronta a predisporre una ordinanza base per tutti i Comuni coinvolti nella zona rossa, contenente concetti uniformi ed elementi tecnici sanitari e giuridici, su cui, poi, ciascun Comune, nella pienezza della propria autonomia, potrà muoversi. Nel frattempo, Anci Umbria chiederà alla sanità umbra e alla Regione Umbria un documento che attesti la gravità della situazione, una relazione epidemiologica sull’attuale situazione Covid, a supporto di eventuali decisioni dei sindaci.

E’ quanto emerso dalla riunione di questa mattina, convocata da Anci Umbria, per un confronto tra i sindaci, a seguito della sentenza del Tar dell’Umbria che ha, di fatto, annullato l’ordinanza regionale di chiusura di nidi e infanzia.

Alla riunione ha preso parte l’avvocato Giuseppe Caforio che ha fornito indicazioni utili ai sindaci sulla vicenda, evidenziando la necessità di “porre nell’ordinanza dei sindaci motivazioni forti e inconfutabili”.

La riunione, infatti, è stata indetta per un confronto e per dare garanzie a tutti i sindaci per una migliore valutazione della sentenza del Tar.

L’avvocato Caforio oltre a rendere un parere legale, anche rispondendo ai singoli casi, ha precisato che la “Regione Umbria ha tre possibilità: procedere con il ricorso al Consiglio di Stato, fare una nuova ordinanza con motivazioni inconfutabili, o non fare altro”.

Alcuni sindaci, concordando sulla necessità di avere una ordinanza standard, hanno, tuttavia, evidenziato “la necessità di avere, entro oggi, un atto della sanità regionale umbra che supporti eventuali decisioni di chiusura di nidi e infanzia, ovvero dati epidemiologici chiari” e di “potersi confrontare con il dirigente Dario o il commissario D’Angelo”. La Regione Umbria, oggi, era rappresentata dal dirigente Luigi Rossetti.

 

 




PROGETTO IMPACT UMBRIA: ATTIVO LO SPORTELLO INFORMATIVO PER LE ASSOCIAZIONI MIGRANTI

Anci Umbria e Cesvol Umbria aprono il primo sportello informativo in Umbria per le associazioni di migranti

Quello di Terni, è il primo sportello informativo in Umbria per le associazioni di migranti e per i singoli cittadini migranti interessati a costituire un’associazione: una vera e propria novità nel panorama regionale, attivato da Anci Umbria, partner del progetto, che ne ha affidato la gestione a Cesvol Umbria. A breve, ne sarà istituito uno anche a Perugia.

La novità più interessante dell’iniziativa è che il supporto informativo e di assistenza sarà fornito da operatori provenienti dal mondo dell’associazionismo migrante, in un’ottica di valorizzazione delle competenze ed esperienze acquisite.

L’obiettivo è, dunque, quello di favorire il rafforzamento dell’associazionismo, promuovere la crescita quantitativa e qualitativa delle iniziative, monitorare e analizzare i bisogni e le necessità degli immigrati e facilitare la nascita di reti tra organizzazioni che operano nello stesso settore.

Grazie alla capillare presenza del Cesvol, sarà possibile accogliere le richieste provenienti dall’intero territorio regionale.

L’iniziativa è inserita nel Progetto Impact Umbria, “Integrazione dei migranti con politiche e azioni coprogettate sul territorio”, PROG-2330, approvato nell’ambito del Fondo asilo migrazione e integrazione 2014/2020 dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali che vede la Regione Umbria capofila di un ampio partenariato pubblico-privato.

Lo sportello, attivo già dallo scorso novembre, prevede il coinvolgimento diretto delle associazioni di cittadini stranieri che, con il supporto del Cesvol Umbria, prenderà in carico l’associazione in maniera continuativa, attivando tutti quei servizi e iniziative che accompagnano la nascita e lo sviluppo dell’associazione.

Per accedere allo sportello è possibile chiamare il Cesvol allo 0744 812786 per la provincia di Terni, o inviare una mail a regionale@cesvolumbria.org

Sportello migranti COMUNICATO

 




Regione Umbria – Indicazioni vaccinazioni ultraottantenni – da AUN

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coronavirus: dal 15 febbraio partono vaccinazioni per ultraottantenni, tutte le indicazioni per le prenotazioni

(aun) – perugia 10 feb. 021 – Prenderanno il via dal 15 febbraio in Umbria le vaccinazioni per preservare gli ultraottantenni dall’infezione prodotta dal virus Sarc-Cov2: lo comunica la Direzione sanitaria della Regione Umbria, rendendo noto che, a partire da venerdì 12 febbraio sarà possibile effettuare la prenotazione.  

Il cittadino avrà a disposizione due modalità per effettuare la prenotazione. Si potrà scegliere di prenotarsi attraverso il portale web dedicato (al link: https://vaccinocovid.regione.umbria.it), oppure nelle farmacie.

È stato istituito anche un numero verde dedicato 800.192.835, attivo dalle 8 alle 20, 7 giorni su 7, per fornire assistenza ai cittadini proprio per supportarli in caso di difficoltà nella fase di prenotazione e per garantire, se dovesse essere necessario, anche lo spostamento e la cancellazione della prenotazione effettuata.

Per prenotare dal portale web sarà sufficiente disporre del codice fiscale e del numero di cellulare. Una volta effettuata la prenotazione il cittadino riceverà un sms con l’indicazione del luogo e dell’ora in cui dovrà presentarsi, sia per la prima dose, che per la seconda.

Il 12 febbraio potranno prenotarsi esclusivamente i cittadini nati nel 1940 e nel mese di gennaio 1941. Successivamente verrà data comunicazione ai nati nel 1939 e negli anni precedenti, sul giorno a partire dal quale potranno effettuare la prenotazione.  

La prenotazione, con il portale e in farmacia, è riservata alle classi d’età individuate di volta in volta, non potranno prenotarsi i cittadini non rientranti in tali classi.

Ig/g

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(agenzia umbria notizie)

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San 26

coronavirus: dal 15 febbraio partono vaccinazioni per ultraottantenni, tutte le indicazioni per le prenotazioni

(aun) – perugia 10 feb. 021 – Le prenotazioni restano aperte e quindi non si chiuderanno il 12 febbraio, per cui ci si potrà segnare anche nei giorni successivi senza perdere posto o priorità, visto che il numero di vaccinazioni programmate è pari al numero di cittadini nati nel 1940 e gennaio 1941.

Sono stati allestiti 15 Punti Vaccinali Territoriali disseminati nei vari distretti sanitari della regione.  

I cittadini che non potranno recarsi ai Punti Vaccinali saranno vaccinati a domicilio mediante il supporto dei medici di famiglia.

Ig/g

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La zona rossa e l’azione dei Sindaci. Anci Umbria spingerà verso lo screening di massa della popolazione

“Quello di ieri è stato un confronto proficuo di coordinamento fra i diversi livelli Istituzionali sull’ordinanza regionale con le relative misure per la zona rossa che, come ormai sappiamo, riguarda tutta la provincia di Perugia e i comuni del ternano di Amelia, Attigliano, Calvi dell’Umbria, Lugnano in Teverina, Montegabbione e San Venanzo”: così il presidente facente funzione di Anci Umbria, Michele Toniaccini, ha definito l’incontro di ieri in videoconferenza, richiesto dalla Regione Umbria con i primi cittadini. Oltre a molti dei sindaci dei comuni coinvolti, erano presenti il segretario generale di Anci Umbria, Silvio Ranieri e per la Regione dell’Umbria, la presidente Donatella Tesei, l’assessore regionale Luca Coletto, il dirigente regionale Stefano Nodessi Proietti, il commissario straordinario per l’emergenza Massimo D’Angelo, il direttore regionale alla Sanità Claudio Dario, il Capo di Gabinetto della presidente, Federico Ricci.

La Regione dell’Umbria ha illustrato a grandi linea l’ordinanza che avrà validità da domani, lunedì 8 febbraio e fino al 21 febbraio compreso.

“A fronte dei dati sanitari decisamente preoccupanti, ribaditi anche ieri, molte delle decisioni assunte sono state condivise dai sindaci, altre meno, ma tutti concordi sulla necessità di un indirizzo regionale chiaro e unitario. Sia il direttore Dario, sia il commissario D’Angelo, in linea del principio di massima prevenzione e tutela della salute, hanno evidenziato la necessità di procedere anche alla chiusura degli asili nido e delle scuole dell’infanzia”.

Per Toniaccini, c’è un passaggio del confronto di ieri da evidenziare: “alcuni sindaci hanno dichiarato che non è il momento questo delle polemiche o delle discussioni. Serve coesione a ogni livello. Le scelte che la Regione ha assunto sono frutto anche di un confronto a monte con il Ministro della Salute e delle indicazioni che le autorità scientifiche e sanitarie hanno dato e a queste dobbiamo anche noi adeguarci. Noi sindaci continueremo a fare la nostra parte, staremo ancor più vicini di quanto non sia stato fatto finora alla popolazione, alle famiglie, agli studenti. Comprendiamo il loro sconforto, le loro preoccupazioni, i loro sentimenti, che sono anche i nostri. Ma dobbiamo arrestare la curva. Abbiamo anche chiesto e ottenuto dal Prefetto più controlli, anche se ritengo che il rispetto delle regole dovrebbe essere automatico e inviolabile, per il bene e la salute di tutti e per evitare di attivare la zona rossa”.

Per il presidente resta, infine, fondamentale un fatto su cui lavorerà: “Anci Umbria si impegnerà a promuovere ancor più lo screening di massa alla popolazione umbra. I test antigenici sono uno strumento fondamentale di prevenzione, ma ancora poco utilizzati. Controlli periodici da parte di tutti ci consentirà di tornare non certo alla vita di prima, ma a una quotidianità accettabile”.

 




Servizio Civile Universale in Umbria: come e perché partecipare, in una diretta Facebook del progetto Gemma, venerdì prossimo 5 febbraio

Nella diretta Facebook del progetto Gemma, in programma il prossimo venerdì 5 febbraio, alle 17.30 e in collaborazione con Anci Umbria, saranno spiegate nel dettaglio le modalità di partecipazione al bando per il Servizio Civile Universale in Umbria e anche le opportunità che offre.

La scadenza del bando è alle ore 14 del 15 febbraio.

5 i progetti previsti, per 88 volontari, di cui 6 con minori opportunità, 31 i Comuni coinvolti, per 12 mesi di attività e 439,50 euro di remunerazione mensile: sono questi i numeri complessivi, fra Anci Umbria e i Comuni accreditati con la rete regionale Anci, del bando 2020 per la selezione dei volontari del Servizio Civile Universale fra i 18 e i 28 anni.

 

 




ESITO RIUNIONE 1 FEBBRAIO CON I 31 SINDACI SULLE MISURE DI CONTENIMENTO VIRUS

I sindaci, sulla base del nuovo documento del Servizio igiene e sanità pubblica (Isp) che fornisce indicazioni “cogenti”, hanno deciso sulla inibizione delle attività didattiche per 14 giorni

Sulla base della lettera del Servizio Igiene e Sanità Pubblica Territoriale (Isp) che fornisce indicazioni “cogenti” e che sta arrivando ai 31 Comuni che presentano una maggiore incidenza di casi Covid, i Sindaci in questione hanno deciso di emanare ordinanza di inibizione delle attività didattiche in presenza per le scuole primarie e secondarie di I e II grado, per 14 giorni. La lettera dell’Isp di oggi fa seguito a una precedente missiva della presidente Tesei e alla relazione del Comitato tecnico scientifico già pervenuti ai Sindaci nei giorni scorsi.

Nella lettera dell’Isp si legge che “in considerazione del progressivo diffondersi del Covid-19 sul territorio, tenuto conto che tale diffusione determina un grave rischio per la salute pubblica, si richiede l’emissione di provvedimento ordinativo contingibile ed urgente finalizzato all’adozione delle misure di contenimento della diffusione del Covid-19”, fra cui, appunto, la sospensione dell’attività didattica.

All’incontro hanno preso parte anche il direttore Dario e il commissario D’Angelo i quali hanno ribadito “la necessità dei provvedimenti anche a scopo preventivo, considerato il tasso di propagazione molto elevato dell’infezione”.

Per quanto riguarda i comuni sotto i 5mila abitanti, il direttore Dario ha assicurato che “sarà effettuata un’analisi di contesto con evidenza delle specifiche misure di gestione della situazione epidemica da condividere con il Sindaco”.

“I sindaci – commenta il presidente f.f. di Anci Umbria, Michele Toniaccini – hanno evidenziato che qualora le condizioni epidemiologiche dovessero consentirlo, e in accordo con le autorità sanitarie locali, si potrà procedere a una revisione del provvedimento. Inoltre, è stato anche chiesto che ci siano maggiori controlli sui territori, oltre a quelli effettuati dalla Polizia Municipale, per non vanificare le misure restrittive adottate con grande senso di responsabilità e con spirito di collaborazione fra enti e istituzioni diversi, con l’unico interesse di tutelare la salute dei cittadini, agendo non solo per contenere la curva epidemiologica, ma anche a scopo preventivo”.

I Comuni coinvolti sono: Gubbio, Magione, Passignano sul Trasimeno, Tuoro sul Trasimeno, Piegaro, Città della Pieve, Panicale, Castiglione del Lago, Fratta Todina, Deruta, Collazzone, Marsciano, San Venanzo, Torgiano, Perugia, Corciano, Bevagna, Montefalco, Valtopina, Foligno, Spello, Sellano, Nocera Umbra, Gualdo Cattaneo, Trevi, Calvi dell’Umbria, Amelia, Lugnano in Teverina, Attigliano, Giano dell’Umbria e Montegabbione.




Nella Legge di Bilancio risorse per 100 milioni di euro per un contratto istituzionale di sviluppo e assunzioni a tempo indeterminato

Alemanno, membro Cabina di regia: “Un’azione necessaria, frutto della sinergia fra Anci, Anci regionali, il Coordinamento regionale e il Commissario straordinario Legnini”

Risorse per 100 milioni di euro per la sottoscrizione di uno specifico contratto istituzionale di sviluppo con l’obiettivo di consentire il coordinamento strategico e l’attuazione integrata di interventi per lo sviluppo socio-economico delle quattro regioni colpite dal sisma 2016: è quanto prevede la Legge di Bilancio n.178 del 30 dicembre 2020 che stabilisce una serie di norme sulla ricostruzione post Sisma del Centro Italia. A queste risorse si aggiungono fino a ulteriori 30 milioni per ciascuno degli anni 2021 e 2022 con provvedimento del Commissario Straordinario alla Ricostruzione, Giovanni Legnini, con risorse provenienti dalla contabilità speciale di sua competenza.

“Con questi provvedimenti e risorse – commenta il Sindaco di Norcia, Nicola Alemanno – si procede nell’azione di forte accelerazione sul fronte complessivo degli interventi necessari alla ricostruzione.

Tutto ciò è, ancora una volta, il risultato di un importante lavoro svolto in sinergia tra Anci, Anci regionali coinvolte (Marche, Umbria, Lazio e Abruzzo), i membri della cabina di regia, il prezioso contributo del Commissario alla Ricostruzione Legnini e, per quanto ci riguarda, della Regione Umbria. Si è costituito un fronte compatto, unico, competente e determinato, che ha interloquito, a nome dei 130 comuni interessati dal sisma, con Governo e Parlamento”.

Il Comma 943 della Legge di bilancio, inoltre, estende la disposizione già prevista dal sisma Emilia anche al sisma Centro Italia, consentendo alle Regioni e agli Enti Locali di assumere personale a tempo indeterminato presso gli Uffici Speciali per la Ricostruzione e presso gli stessi Enti Locali inseriti nel cratere, grazie a una dotazione finanziaria di 31 milioni per il 2021 e 83 milioni per il 2022 accogliendo in fase di conversione larga parte delle formulazioni presentate dall’ Anci. Tra gli altri, sempre di diretta ricaduta sui territori, c’è anche il comma che prevede la proroga al 31.12.2021 della sospensione per i Comuni dell’intera rata dei mutui o della sola quota capitale.

“A distanza di oltre 4 anni dal sisma, questi provvedimenti costituiscono un ulteriore, concreto, apporto alle tante soluzioni di cui le comunità del cratere hanno ancora bisogno”, conclude Alemanno.

 




Anci Umbria convoca i Sindaci dei Comuni con maggiore incidenza di casi Covid

I Comuni hanno deciso di scrivere oggi stesso alla Regione Umbria per un  ulteriore confronto

Anci Umbria ha chiesto, in una lettera inviata alla presidente Tesei, un incontro immediato con la Regione Umbria, ottenendo la disponibilità della Presidente già nella giornata di domani.

Nella lettera è sottolineata la necessità di un confronto per valutare alcune delle misure restrittive indicate dalla stessa Regione nella comunicazione inoltrata questa mattina all’Anci regionale e riguardante 29 comuni con maggiore tasso di casi Covid. Successivamente, Anci tornerà a riunirsi con i sindaci. È quanto emerso dalla lunga riunione, oltre tre ore di confronto, durante la videoconferenza promossa oggi pomeriggio da Anci Umbria cui ha partecipato la maggior parte dei 29 comuni coinvolti e alla quale è intervenuto anche il commissario straordinario per l’emergenza, Massimo D’Angelo.

I sindaci si sono detti pronti, anche a seguito del possibile confronto con la presidente Tesei, ad “assumere le decisioni necessarie a tutelare la salute dei cittadini e il contenimento dell’epidemia e a emanare ordinanze con i primi provvedimenti”.

I Comuni coinvolti sono Gubbio, Magione, Passignano sul Trasimeno, Tuoro sul Trasimeno, Piegaro, Città della Pieve, Panicale, Castiglione del Lago, Fratta Todina, Deruta, Collazzone, Marsciano, San Venanzo, Torgiano, Perugia, Corciano, Bevagna, Montefalco, Valtopina, Foligno, Spello, Sellano, Nocera Umbra, Gualdo Cattaneo, Trevi, Calvi dell’Umbria, Amelia, Lugnano in Teverina e Attigliano.




Anci Umbria e Federsanità Anci Umbria incontrano Assofarm Umbria

Condivise dai due presidenti, Toniaccini e D’Acunto, diverse tematiche su cui poter avviare un lavoro congiunto

In un incontro avvenuto, nella sede di Anci Umbria, a Perugia, tra il presidente f.f. dell’associazione dei Comuni e di Federsanità Umbria, Michele Toniaccini e il presidente di Assofarm Umbria, avvocato Antonio D’Acunto si è parlato della possibilità di attivare una collaborazione su alcune tematiche in ambito sanitario, con particolare riferimento a quei servizi e attività erogate nelle farmacie pubbliche che hanno ricadute dirette sui cittadini.

Erano presenti anche il segretario generale di Anci Umbria, Silvio Ranieri e il responsabile di Federsanità Umbria, Daniele Benedetti.

“Le farmacie – commentano i due presidenti, D’Acunto e Toniaccini – svolgono sempre più un ruolo di presidio in ambito sanitario e assumono centralità nell’erogazione di alcuni servizi strategici e essenziali per la collettività, soprattutto in quelle aree più marginali del territorio. Poter iniziare una sinergia fra le due associazioni, significa informare sempre più i cittadini sulle possibilità offerte dalle farmacie e accompagnarli in modo consapevole attraverso i molteplici servizi che offrono”.

Nei prossimi giorni sarà condivisa una lettera di intenti fra le due associazioni con cui si darà concretezza alla collaborazione.




Un Protocollo d’intesa tra Federfarma Umbria, Anci Umbria e Federsanità Anci Umbria per rafforzare la comunicazione sui servizi al cittadino

Luciani e Toniaccini: “Intendiamo consolidare il peso della territorialità”. Si parte evidenziando l’importante campagna per effettuare test antigenici rapidi nelle farmacie umbre.

Con la firma apposta questa mattina tra Federfarma Umbria, Anci Umbria e Federsanità Umbria è stata sancita una importante collaborazione nell’ambito della comunicazione di servizi al cittadino. Si comincia con la diffusione della campagna di informazione/promozione sull’accordo sottoscritto da Regione Umbria e farmacie pubbliche e private convenzionate per effettuare test antigenici rapidi alla popolazione studentesca e al personale docente e non docente delle scuole secondarie di secondo grado. “Con questo accordo – hanno dichiarato il presidente di Federfarma Umbria e di Federsanità Umbria, rispettivamente Augusto Luciani e Michele Toniaccini – intendiamo sensibilizzare i cittadini sull’importanza dello screening, come ulteriore strumento a contrasto della diffusione del Covid -19, ma più in generale diamo vita a una sinergia tesa a far conoscere e ad avvicinare la popolazione a tutti quei servizi per loro essenziali. Intendiamo rafforzare il ‘peso’ della territorialità nei processi che chiamano in causa i bisogni della collettività, a maggior ragione in un momento così difficile e delicato come quello che stiamo attraversando a causa del proliferare della pandemia”. All’incontro, avvenuto nella sede di Federfarma Umbria a Perugia, hanno preso parte anche il segretario e il direttore generale di Federfarma Umbria, rispettivamente Gianluca Ceccarelli e Franco Baldelli e il segretario generale di Anci Umbria, nonché direttore di Federsanità Umbria, Silvio Ranieri.




Servizio Civile in Anci Umbria: nuove opportunità di formazione e crescita professionale per giovani fra i 18 e i 28 anni di età.

Sono disponibili 5 progetti per 88 posti, coinvolti 31 Comuni umbri per un anno di lavoro!

5 progetti in Umbria, per 88 volontari, di cui 6 con minori opportunità e 31 i Comuni coinvolti, per 12 mesi di attività e 439,50 euro di remunerazione mensile: sono questi i numeri complessivi, fra Anci Umbria e i Comuni accreditati con la rete regionale Anci, del bando 2020 per la selezione dei volontari di Servizio Civile Universale, fra i 18 e i 28 anni di età, pubblicato lo scorso 21 dicembre, dal Dipartimento per le Politiche Giovanili e il Servizio Civile Universale (https://www.politichegiovanilieserviziocivile.gov.it/dgscn-news/2020/12/bando_2020.aspx). Le domande di partecipazione devono essere presentate esclusivamente nella modalità on line entro e non oltre le ore 14.00 del giorno 8 febbraio 2021.

Rispetto al dato totale, sono due i progetti proposti da Anci Umbria e 7 i posti disponibili: 5 i volontari per “EDUCARE LA COMUNITA’: LA RESILIENZA COME SFIDA AI CAMBIAMENTI”; e 2 i volontari per “TERRITORI E POPOLAZIONI RESILIENTI: PREVENZIONE E COINVOLGIMENTO ATTIVO DEI CITTADINI”.

 “Il servizio civile universale – afferma il presidente facente funzione di Anci Umbria, Michele Toniaccini – è un’esperienza straordinaria, una grande opportunità in termini di crescita personale e professionale, una finestra sul mondo del lavoro, ancor più quest’anno caratterizzato da una profonda crisi economica e occupazionale. Un bellissimo impegno in progetti innovativi, su diversi temi di primaria importanza: assistenza, prevenzione, reinserimento sociale, educazione, promozione culturale, protezione civile, cooperazione allo sviluppo, difesa ecologica, salvaguardia e fruizione del patrimonio artistico e culturale. Rappresenta anche un bellissimo esercizio di educazione civica. Solo per fare un esempio, in questa emergenza sanitaria, Anci Umbria aveva messo a disposizione 4 dei suoi volontari a sostegno delle attività della Regione Umbria e degli ISP regionali per l’emergenza COVID. Altri sei erano stati dislocati in alcuni Comuni umbri”.

Anci Umbria parteciperà a questo straordinario progetto, coinvolgendo anche i Comuni di Alviano, Bastia Umbra, Bevagna, Campello sul Clitunno, Castel Giorgio, Castel Ritaldi, Città della Pieve, Costacciaro, Fabro, Ficulle, Foligno, Fossato di Vico, Gualdo Tadino, Gubbio, Magione, Monte Santa Maria Tiberina, Montecchio, Montone, Nocera Umbra, Orvieto, Perugia, Piegaro, Pietralunga, Porano, Scheggia e Pascelupo. Sigillo, Spello, Torgiano, Trevi, Valfabbrica e Valtopina. Di questi, i Comuni che ospitano 6 posizioni per minori opportunità sono Torgiano, Valtopina, Castel Giorgio, Fabro, Ficulle e Montecchio.

“In questi anni, Anci Umbria – aggiunge il segretario generale, Silvio Ranieri – ha formato molti ragazzi e ragazze, dando loro strumenti e opportunità di crescita professionale e di arricchimento personale, garantendo le basi per un futuro lavoro. Molti di loro hanno trovato, infatti, una occupazione altrove, altri, proprio nella nostra associazione. Inoltre, abbiamo coinvolto in questo progetto direttamente i Comuni. Abbiamo, infatti, avviato, insieme ad Anci Lombardia, un percorso di accreditamento dei Comuni nella rete Anci”.

LE TESTIMONIANZE DI CHI HA SVOLTO IL SERVIZIO CIVILE IN ANCI UMBRIA

ANJA TRIVERO

Anja Trivero ha svolto il Servizio Civile in Anci Umbria nell’anno 2017-2018, con il bando speciale “Sisma Centro Italia”.

“E’ stata un’esperienza sicuramente formativa e molto interessante. Quando ho iniziato il Servizio Civile, stavo concludendo – racconta Anja Trivero – l’ultimo anno di Università. Ho potuto, così, avvicinarmi al mondo del lavoro. Durante il Servizio Civile ho supportato l’Ufficio Anci Umbria ProCiv nella sua attività legata alla protezione civile, ma ho potuto anche conoscere i diversi ambiti in cui opera l’associazione, alcuni dei quali in linea con il mio percorso di studio. Al termine dell’esperienza, mi è stato chiesto di proseguire il lavoro in Anci Umbria. Il Servizio Civile è una concreta opportunità per entrare a contatto con il mondo del lavoro e conoscerne le sue dinamiche, è un approccio diretto”.

GABRIELE ANTONINI

“E’ stata un’ottima esperienza. Mi sono messo in gioco, anche per capire se il percorso che avevo scelto era quello giusto, ma soprattutto se ero in grado di perseguirlo, se era ciò che volevo e che mi piaceva. E’ stata una prova della vita e sulle mie capacità: tutto questo ti dà nuove forze ed energie, autostima e attesta una volontà di cui prima, forse, non si aveva piena consapevolezza.

Ma è stata anche una esperienza di amicizie: oltre ai colleghi che mi hanno aiutato, ho incontrato anche nuovi amici con cui ho condiviso questo progetto. E ora ho la possibilità di continuare questa avventura in Anci Umbria, attraverso un tirocinio.

E’ un qualcosa che mi porterò con me per tutta la vita!”.

 

–         LINK CON TUTTI I PROGETTI, RIPARTITI FRA ANCI E I COMUNI PARTECIPANTI

Di seguito il link relativo alla tabella riportante Comuni, progetti e disponibilità per i volontari:

https://www.scanci.it/xnews/apl/_private/cli/INEWSa97a94aGGG/att/2019_PROGETTI_tabella_Umbria.pdf

 

–          LINK INTERVISTA SEGRETARIO GENERALE ANCI UMBRIA, SILVIO RANIERI:

https://wetransfer.com/downloads/df5817aa039791925c46e010d586470d20210113110247/2c69cb887a10e8034ef11beb508072a320210113110314/391ff7

MODALITA’ DI PRESENTAZIONE DELLA DOMANDA

Gli aspiranti operatori volontari dovranno presentare domanda di partecipazione esclusivamente attraverso la piattaforma DOL raggiungibile tramite PC, tablet e smartphone all’indirizzo https://domandaonline.serviziocivile.it

Le domande di partecipazione devono essere presentate esclusivamente nella modalità on line entro e non oltre le ore 14.00 del giorno 8 febbraio 2021. Oltre tale termine, il sistema non consentirà la presentazione delle domande. Le domande trasmesse con modalità diverse non saranno prese in considerazione. È possibile presentare una sola domanda di partecipazione per un unico progetto ed un’unica sede.

Per presentare domanda di partecipazione alla selezione è richiesto il possesso dei seguenti requisiti:
a) cittadinanza italiana, ovvero di uno degli altri Stati membri dell’Unione Europea, ovvero di un Paese extra Unione Europea purché il candidato sia regolarmente soggiornante in Italia;
b) aver compiuto il diciottesimo anno di età e non aver superato il ventottesimo anno di età (28 anni e 364 giorni) alla data di presentazione della domanda;
c) non aver riportato condanna anche non definitiva alla pena della reclusione superiore ad un anno per delitto non colposo ovvero ad una pena della reclusione anche di entità inferiore per un delitto contro la persona o concernente detenzione, uso, porto, trasporto, importazione o esportazione illecita di armi o materie esplodenti, ovvero per delitti riguardanti l’appartenenza o il favoreggiamento a gruppi eversivi, terroristici o di criminalità organizzata.

I requisiti di partecipazione devono essere posseduti alla data di presentazione della domanda e, ad eccezione del limite di età, mantenuti sino al termine del servizio.
Ulteriori dettagli per la presentazione della domanda sono contenuti nel bando consultabile al link: https://www.serviziocivile.gov.it/media/757821/bando-ordinario_2020.pdf

 

ALCUNI DATI E UN PO’ DI STORIA

ANCI Umbria, in occasione della pubblicazione del bando straordinario di progettazione dedicato ai territori colpiti dal sisma 10 marzo 2017, inizia la sua avventura nel servizio civile insieme ad ANCI Lombardia.

Il Servizio Civile è rivolto ai giovani tra i 18 e i 29 anni di età, prevede un impegno di 30 ore settimanali in progetti innovativi su diversi temi di primaria importanza: assistenza, prevenzione, reinserimento sociale, educazione, promozione culturale, protezione civile, cooperazione allo sviluppo, difesa ecologica, salvaguardia e fruizione del patrimonio artistico e culturale. Questo percorso rappresenta un’importante opportunità per i giovani che possono vivere una reale esperienza di cittadinanza attiva al servizio del Paese.

La partecipazione dei Comuni umbri al servizio civile avviene attraverso un protocollo tra ANCI Umbria e ANCI Lombardia. Quest’ultima, in 13 anni, ha coinvolto nei suoi progetti circa 600 Enti Locali che hanno avviato oltre 6000 giovani all’interno dei servizi comunali.

Nel 2017 viene istituito il Servizio Civile Universale: nel nuovo sistema si prevede l’attribuzione di un diverso ruolo ai soggetti che partecipano. In particolare, lo Stato acquisisce un ruolo preminente mediante lo svolgimento delle attività di programmazione, garantendo, attraverso una puntuale analisi del contesto nazionale ed internazionale, la pianificazione degli interventi in materia di servizio civile universale in Italia e all’estero, nonché l’individuazione degli standard qualitativi degli interventi stessi.

Anci Umbria sottoscrive una convenzione con Anci Lombardia e propone ai Comuni umbri di accreditarsi con la rete ANCI.

Alla fine del 2019 sono accreditati ad Anci Umbria 34 Comuni (Perugia, Bastia Umbra, Bevagna, Campello Sul Clitunno, Castel Ritaldi, Città della Pieve, Costacciaro, Foligno, Fossato di Vico, Giano dell’Umbria, Gualdo Tadino, Gubbio, Magione, Monte Santa Maria Tiberina, Montefalco, Montone, Nocera Umbra, Paciano, Perugia, Piegaro, Pietralunga, Scheggia e Pascelupo, Sigillo, Spello, Spoleto, Torgiano, Trevi, Valfabbrica, Valtopina, Terni, Alviano, Castel Giorgio, Fabro, Ficulle, Montecchio, Monteleone d’Orvieto, Orvieto, Parrano e Porano); 30 giovani selezionati, di cui 10 hanno partecipato al servizio civile in ANCI Umbria, 6 al progetto protezione civile, 4 al progetto Educazione. 10 le certificazioni delle competenze erogate.

Durante l’emergenza sanitaria, Anci Umbria ha messo a disposizione 4 dei suoi volontari a sostegno delle attività della Regione Umbria e degli ISP regionali per l’emergenza COVID; altri 6 hanno svolto il servizio nei Comuni.

Nota: La scadenza è stata prorogata al 15 febbraio ore 14,00.




Covid-19/ Cambiano le modalità di comunicazione della raccolta dei rifiuti dei soggetti positivi

Cambia il sistema di comunicazione per la raccolta dei rifiuti dei soggetti risultati positivi al Covid-19: in un’ottica di semplificazione delle procedure, infatti, Anci Umbria aveva chiesto alla Regione Umbria che tutte le informazioni venissero fornite nella stessa lettera con cui le Aziende territoriali comunicano la positività ai cittadini. La Regione ha accolto la proposta avanzata da Anci Umbria e condivisa con Auri. In questo modo vengono eliminati passaggi intermedi, compresa la comunicazione dei sindaci.

“Vorrei ringraziare – commenta il presidente f.f. di Anci Umbria, Michele Toniaccini – la Regione Umbria per aver recepito le nostre richieste, ma soprattutto per lo spirito di collaborazione con cui si fronteggia questa pandemia, fra istituzioni ed enti diversi”.