CORSO AFFIDO MINORI STRANIERI NON ACCOMPAGNATI – PROGETTO FAMI 2014-2020 PROG 3707 UMBRIAFFIDO,SECONDA EDIZIONE

ANCI Umbria è partner del progetto Progetto FAMI 2014-2020 PROG-3707 UMBRIAFFIDO: DIFFUSIONE E IMPLEMENTAZIONE DI UNA BUONA PRATICA, di cui è capofila Frontiera Lavoro. 
Obiettivo del progetto è quello di promuovere l’istituto dell’affido familiare in favore dei Minori Stranieri Non Accompagnati (MSNA)
Nell’ambito del progetto ANCI Umbria organizza un corso di formazione in due edizioni, rivolto al personale degli Enti locali ed  agli operatori del privato sociale, sul tema dell’affido di MSNA.

La seconda edizione, della durata di 21 ore, prenderà avvio il 13 aprile 2022
Il corso si svolgerà interamente in modalità FAD. 
Il corso è stato accreditato presso l’Ordine regionale degli Assistenti sociali per 21 (ventuno) crediti.
 
In allegato: 
-l’informativa completa sul corso, con il calendario e il programma delle lezioni 
-la scheda di iscrizione 
-la brochure informativa sul progetto Umbriaffido 
 
Per iscriversi è necessario inviare la scheda di iscrizione allegata, unitamente a copia del documento di identità, entro e non oltre il giorno 11 aprile 2022 all’indirizzo mail progettazione@test.anci.umbria.it con oggetto “UMBRIAFFIDO – ISCRIZIONE CORSO OPERATORI”.

CALENDARIO E PROGRAMMA CORSO ENTI LOCALI II EDIZIONE

BROCHURE INFORMATIVA

scheda di iscrizione def
 
Per eventuali richieste di chiarmento:

tel 075 5721083

e-mail: info@test.anci.umbria.it
 
Dott.ssa Raffaella Ricci
Dott.ssa Anja Trivero




PROGETTO UMBRIAFFIDO Corso di formazione per famiglie e persone singole sull’Affido Familiare

Il Progetto Umbriaffido – Progetto FAMI 2014-2020 PROG 3707 – attiva un Corso di formazione sul tema dell’affido di minori stranieri non accompagnati.
Il corso è rivolto a coppie sia sposate che conviventi e a singole persone che vivono in Umbria e sono interessate a conoscere più nel dettaglio gli aspetti in cui si articola l’affido di minori stranieri non accompagnati, la sua natura specifica e le potenziali criticità.
Coloro che parteciperanno al corso potranno essere inseriti, qualora lo desiderino, all’interno di un database di famiglie potenzialmente affidatarie, condiviso con le equipe affido dei Comuni dell’Umbria.
Allo stesso database attingerà lo staff del progetto Umbriaffido, per individuare famiglie o persone singole al fine di attivare gli 8 affidi familiari previsti dal progetto.

In allegato:
– Un Testo informativo di presentazione del corso => TESTO INFORMATIVO CORSO
– La Scheda di iscrizione al corso => SCHEDA ISCRIZIONE
– La Brochure di introduzione al progetto Umbriaffido => BROCHURE INFORMATIVA

Per ulteriori informazioni:

ANCI UMBRIA – SEGRETERIA ORGANIZZATIVA
Tel. 075/5721083 progettazione@test.anci.umbria.it raffaellaricci@test.anci.umbria.it
FRONTIERA LAVORO – CAPOFILA DI PROGETTO
Dott. Angelo Moretti – Frontiera Lavoro
Tel. +39 3289698117 angelomoretti@frontieralavoro.it

 

Il progetto è finanziato dal Fondo Asilo Migrazione Integrazione 2014-2020




Conferenza Stato-Città via libera risorse Assistenza ai minori ai Comuni con 3000 abitanti

La Conferenza Stato-Città, riunita in seduta straordinaria, ha dato il via libera alle risorse destinate ai Comuni con tremila abitanti per l’assistenza ai minori per i quali è stato disposto l’allontanamento dalla casa familiare con un provvedimento giudiziario, con la dichiarazione resa dal Vice Presidente Vicario ANCI Roberto Pella

CLICCA QUI PER LEGGERE LA NOTIZIA SUL SITO DI ANCI NAZIONALE




FORMAZIONE GIORNALISTI: “DISTURBI DEL COMPORTAMENTO ALIMENTARE: QUALI PERCORSI”

CONVEGNO WEBINAR E CORSO FORMAZIONE GIORNALISTI

Il 13 maggio dalle ore 16.00 alle ore 18.30

 

“DISTURBI DEL COMPORTAMENTO ALIMENTARE: QUALI PERCORSI”

 

In allegato la locandina e di seguito il link per il collegamento.

L’evento è accreditato per 50 giornalisti

PROGRAMMA

 

ENTI ORGANIZZATORI: FEDERSANITA’ ANCI REGIONALI ACADEMY, FEDERSANITA’ ANCI PIEMONTE,

FEDERSANITA’ ANCUI UMBRIA, ANCI PIEMONTE, ORDINE NAZIONALE DEI GIORNALISTI

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CONVEGNO WEBINAR E CORSO FORMAZIONE GIORNALISTI
gio 13 mag 2021 15:30 – 18:30 (CEST)
Partecipa alla mia riunione da computer, tablet o smartphone.
https://global.gotomeeting.com/join/893969061
Puoi accedere anche tramite telefono.
Italia: +39 0 230 57 81 80
Codice accesso: 893-969-061
È la prima volta che usi GoToMeeting? Scarica subito l’app e preparati all’inizio della tua prima riunione: https://global.gotomeeting.com/install/893969061




Legge di conversione del Dl Rilancio: Nota di lettura sulle principali misure sociali e sociosanitarie

Nota di lettura a cura dell’Area Welfare e Immigrazione ANCI sulle principali misure in materia sociale e sociosanitaria contenute nella Legge 17 luglio 2020, n. 77 di conversione del Decreto legge Rilancio 19 maggio 2020, n. 34, pubblicata in Gazzetta Ufficiale n. 180 del 18 luglio 2020.

Nota lettura AreaWelfare ANCI_Legge convers 77 del DL Rilancio_21_7_20




Servizi sociali al tempo del Coronavirus: una raccolta di pratiche dai Comuni

Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e l’ANCI, con il supporto della Banca Mondiale, hanno lanciato lo scorso maggio una rilevazione aperta sulle risposte attivate in campo sociale dai Comuni di fronte alle necessità determinate dall’emergenza Covid-19. Le Amministrazioni locali hanno infatti avviato numerosi servizi e iniziative, hanno innovato e rafforzato esperienze già esistenti, modificando in maniera flessibile le loro modalità di intervento, anche grazie al supporto delle tecnologie informatiche.

Tra le pratiche territoriali raccolte, 227 di queste sono confluite nella pubblicazione I Servizi sociali al tempo del Coronavirus, appena realizzata. L’iniziativa è stata presentata questa mattina al Forum PA 2020 nel corso della sessione dal titolo “Come cambiano gli interventi per le persone fragili in tempi di Covid-19”, in cui sono state illustrate due esperienze significative, quelle dei Comuni di Bergamo e di Bari, attraverso la voce diretta dei responsabili dei servizi.

Nella raccolta le pratiche sono state distinte tra “servizio completamente nuovo”, “servizio esistente, rafforzato o rimodulato” e “servizio misto”, e presentate attraverso schede che riportano, oltre ai dati sull’ente erogatore, indicazioni descrittive sul servizio attivato, le modalità di comunicazione e gli strumenti utilizzati, i riscontri ottenuti dagli operatori e dalla cittadinanza, nonché sulla volontà di proseguire il servizio anche oltre la fine del periodo emergenziale.

Pur non rivestendo un carattere statistico, la raccolta offre l’occasione per cogliere alcune caratteristiche delle trasformazioni in atto nel Sistema integrato degli interventi e dei servizi sociali, fornisce spunti utili per definire modalità di lavoro idonee a condizioni emergenziali e, allo stesso tempo, sollecita una riflessione pragmatica su nuove modalità di intervento che, ove necessario, possano divenire parte integrante della programmazione sociale.

L’intento della pubblicazione, pertanto, non è solo fotografare come sta cambiando il lavoro degli operatori dei servizi sociali territoriali per far fronte ai nuovi e molteplici bisogni delle persone, soprattutto quelle più fragili, a seguito dell’emergenza Covid-19, ma anche consegnare tempestivamente alla comunità di professionisti e al pubblico informazioni e spunti utili alla contaminazione di pratiche e servizi tra territori.




DL Rilancio: Nota di lettura sulle principali misure sociali e sociosanitarie

Nota di lettura a cura dell’Area Welfare e Immigrazione ANCI sulle principali misure in materia sociale e sociosanitaria contenute nel decreto legge n. 34 del 19 maggio 2020 (Dl Rilancio).

LEGGI LA NOTA DI LETTURA




NOTA Lettura ANCI-IFEL su Decreto Legge n. 18/2020 (misure di potenziamento sanitario, sostegno economico imprese e famiglie)

DECRETO LEGGE 17 MARZO 2020 N. 18

MISURE DI POTENZIAMENTO DEL SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE E DI SOSTEGNO ECONOMICO PER FAMIGLIE, LAVORATORI E IMPRESE CONNESSE ALL’EMERGENZA EPIDEMIOLOGICA DA COVID –19

CONVERTITO DALLA LEGGE 24 APRILE 2020, N. 27

 

Nota di Lettura ANCI-IFEL  sulle principali norme di interesse per gli Enti Locali contenute nel Decreto Legge n. 18/2020 recante “Misure di potenziamento del Servizio Sanitario Nazionale e di sostegno economico per famiglie, lavoratori e imprese connesse all’Emergenza epidemiologica da Covid-19” convertito in Legge 24 aprile 2020, n. 27.    
APRI LA NOTA DI LETTURA 
 
 
​La documentazione è disponibile anche sul sito dell’ANCI al seguente link:
 
http://www.anci.it/la-nota-di-lettura-del-dl-17-marzo-2020-n-18-sulle-principali-norme-di-interesse-per-i-comuni/

 

 

       NOTA DI LETTURA SULLE PRINCIPALI NORME DI INTERESSE DEGLI ENTI LOCALI




COVID-19: BUONI SPESA/ ANCI UMBRIA EFFETTUA UNA PRIMA INDAGINE: TANTE LE DOMANDE PERVENUTE AI COMUNI

COVID-19: BUONI SPESA/ ANCI UMBRIA EFFETTUA UNA PRIMA INDAGINE: TANTE LE DOMANDE PERVENUTE AI COMUNI

 

Sono tante le domande pervenute ai vari Comuni dell’Umbria per ricevere i buoni spesa, a seguito dell’emergenza sanitaria Covid-19 che ha determinato anche una emergenza socio-economica. E’ quanto emerge da una prima indagine effettuata da Anci Umbria, cui seguirà, a fine iniziativa, una più approfondita analisi con tutti i Comuni e con i valori definitivi.

“L’indagine – precisa il segretario generale, Silvio Ranieri – è solo una prima indicazione della situazione, non esaustiva, anche perché molti Comuni stanno ancora ricevendo le domande, altri non hanno terminato la fase di accettazione. E c’è chi ha riaperto i termini per la presentazione delle domande. I dati sono, dunque, assolutamente parziali. Si segnala anche che i criteri adottati per l’assegnazione dei buoni spesa sono diversi da Comune a Comune e, quindi, difficilmente paragonabili fra loro. Inoltre, alcuni Comuni hanno scelto di non adottare il sistema dei buoni spesa, ma di consegnare pacchi spesa e altri, invece, hanno unito le due modalità, i buoni spesa e pacchi spesa”.

Alla data di venerdì 10 aprile, al Comune di Perugia sono pervenute circa 4mila domande; al Comune di Norcia, le domande sono 135, mentre il Comune di Marsciano, attraverso la Protezione Civile e la collaborazione di Associazioni del Terzo Settore, tra cui Caritas, ha provveduto direttamente all’acquisto di beni alimentari di prima necessità e alla relativa distribuzione ai soggetti aventi diritto. A Panicale è pervenuto un centinaio di domande. Città di Castello segnala 575 domande, Spoleto 489, cui ha aggiunto i pacchi alimentari. Sono oltre mille le domande stimate al Comune di Terni; ad Assisi sono circa 750; a Orvieto 450. Alla data del 7 aprile, a Narni 286; a Valfabbrica 51; a Parrano 18, a Montone 25; a Sant’Anatolia di Narco 11; a Cerreto di Spoleto 21; a Ferentillo 40; a Castel Ritaldi 48; a Poggiodomo 3; a Scheggino 14; a Campello sul Clitunno 56; a Cannara 88; a Citerna 23; a Magione 175; a Cascia 81; ad Avigliano Umbro 40; ad Amelia 134; a Lugnano in Teverina 48; e a San Venanzo 25.

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ANCI UMBRIA, COOPERATIVE SOCIALI E SINDACATI INSIEME PER I SERVIZI EDUCATIVI, TUTELA DEI PIU’ FRAGILI E DEI LAVORATORI – ACCORDO FRA LE PARTI

ANCI UMBRIA, IL MONDO DELLA COOPERAZIONE E DEL SINDACATO INSIEME PER IL RILANCIO DEI SERVIZI EDUCATIVI, LA TUTELA DEI PIU’ FRAGILI E DEI LAVORATORI/

QUESTA MATTINA, L’ACCORDO FRA LE PARTI

 

Dare risposte urgenti, in questa fase straordinaria di emergenza sanitaria e socio-economica del paese, ai bisogni degli anziani, dei disabili, delle persone in difficoltà, dei bambini e alle loro famiglie, e contemporaneamente, salvaguardare la continuità retributiva dei lavoratori operanti nei servizi e gli operatori del terzo settore che instancabilmente e con professionalità lavorano in questa situazione così critica: è questo, in sintesi, l’obiettivo dell’accordo raggiunto, questa mattina, in videoconferenza, fra Anci Umbria, Legacoopsociali Umbria, Federsolidarietà-Confcooperative Umbria, Agci Solidarietà Umbria, Cgil Funzione pubblica, Cisl Federazione lavoratori pubblici e dei servizi, Federazione Italiana Sindacati Addetti Servizi Commerciali e del Turismo – CISL Umbria, Uil Federazione Poteri Locali.

“Il protocollo – commenta il presidente di Anci Umbria, Francesco De Rebotti – ha una duplice validità: da un lato, tutela le persone più fragili, offre un sostegno concreto alle famiglie e agli utenti in un momento di sospensione dei servizi e delle attività assistenziali, educative, di socializzazione e cura, con ancora più forza, dettata proprio dal momento di emergenza straordinaria. Ciò anche in ottemperanza al principio generale, giusto e condivisibile, di non lasciare indietro alcuno; dall’altro, tutela i lavoratori del terzo settore”.

Le centrali cooperative e le organizzazioni sindacali esprimono “soddisfazione” per l’accordo con ANCI Umbria che si aggiunge alla delibera adottata dalla Regione Umbria la scorsa settimana sull’applicazione dell’Art. 48 del decreto Cura Italia.

“Il lavoro fatto in queste settimane con Regione Umbria e ANCI – affermano i rappresentanti della cooperazione e del sindacato – rappresenta un importante strumento per garantire, nell’emergenza, adeguati servizi di welfare ai cittadini e diritti e dignità ai lavoratori del sociale. Un’esperienza pilota a livello nazionale che costituisce anche il punto di partenza per iniziare il necessario lavoro di ricostruzione del Paese e dell’Umbria, che impegnerà tutti nei prossimi mesi”.

Il provvedimento è stato adottato in attuazione dell’articolo 48 del decreto-legge 17 marzo 2020, n.18 (“Cura Italia”) recante «Misure di potenziamento del servizio sanitario nazionale e di sostegno economico per famiglie, lavoratori e imprese connesse all’emergenza epidemiologica da Covid-19» e prevede “l’impegno delle cooperative sociali a rimodulare e riorganizzare i servizi di welfare, sospesi a causa delle misure di contenimento del contagio da COVID19 in accordo con i Comuni e le ASL dell’Umbria e l’impegno delle amministrazioni pubbliche umbre a pagare integralmente i servizi riorganizzati o rimodulati. Per il periodo transitorio di marzo e aprile 2020, inoltre, l’accordo prevede che i servizi sospesi saranno integralmente fatturati dalle cooperative sociali e integralmente pagati dalle amministrazioni pubbliche.

Le cooperative sociali – in applicazione dell’Art. 48 del decreto Cura Italia – non utilizzeranno gli ammortizzatori sociali e garantiranno piena retribuzione a tutti i lavoratori occupati nei servizi sospesi, ma comunque pagati dai Comuni e dalle ASL alle cooperative sociali. Inoltre condividono la richiesta delle Organizzazioni Sindacali di prevedere un costante confronto sulla Salute e Sicurezza dei lavoratori e di prevedere la distribuzione al personale di DPI adeguati per qualità e numero all’emergenza”.

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MISURE URGENTI DI SOLIDARIETÀ ALIMENTARE – TRACCE PER I COMUNI

A seguito dell’ordinanza n.658 del Capo di Dipartimento della Protezione Civile, Anci Umbria ha predisposto, in collaborazione con Anci nazionale e Anci regionali ed alcuni Comuni umbri, documenti utili all’applicazione delle disposizioni ministeriali per la gestione delle misure urgenti della solidarietà alimentare:

– Fac simile di atto di indirizzo della Giunta Comunale per l’erogazione delle misure di solidarietà alimentare (Ordinanza del Capo della Protezione Civile n. 658/2020);
– Modulo domanda beneficiari;
– Avviso manifestazione di interesse commercianti;
– Modulo adesione commercianti;
– Nota tecnica su procedura di contabilizzazione dell’entrata derivante da Ordinanza P.C. n. 658/2020 con allegati due schemi di Deliberazione di variazione di bilancio in esercizio provvisorio.

Si precisa che trattasi solo di schemi adattabili e modificabili ovviamente alle esigenze delle singole realtà locali. È un supporto operativo che ANCI mette a disposizione dei Comuni che possono comunque scegliere in autonomia quale sia il modello organizzativo e gestionale migliore per la propria realtà amministrata.

2020_03_31_ContabilitàFondo alimentare

2020_03_31_ODPC658_variazione bilancio definitivo

2020_03_31_ODPC658_variazione bilancio provvisorio

avviso interesse commercianti

fac simile atto di indirizzo Giunta Comunale

letterasindaci condoc

letterasindaci condoc modulo adesione commercianti

modulo domanda beneficiario

 




APPELLO DEI SINDACI UMBRI AL GOVERNO PER EMERGENZA CORONAVIRUS

APPELLO SINDACI UMBRIA

 

Siamo Sindaci e mai come in questo frangente condividiamo il dovere e la responsabilità di difendere le nostre comunità nel loro bene più prezioso: la salute.
Ecco perché oggi rivolgiamo questo appello al Governo, affinché siano adottate tutte le misure possibili a tutela dei nostri cittadini.

Innanzitutto lo chiediamo per gli operatori della sanità che si trovano sul fronte di questa battaglia: a loro vanno assicurati i mezzi necessari per lavorare nel rispetto della propria e dell’altrui sicurezza, accelerando al massimo l’ingresso di nuove figure professionali, a tutti i livelli.
Per le Forze dell’Ordine impegnate sul campo, per far sì che vengano rispettate regole diventate sempre più stringenti; per loro chiediamo la dotazione di strumenti e personale indispensabili per agire in sicurezza.

Per i lavoratori che non possono stare a casa, affinché siano messi nelle condizioni di operare in piena sicurezza, evitando gli assembramenti, consentendo il rispetto della distanza interpersonale prevista dai DPCM emanati, adottando tutte le cautele indispensabili in questo particolare momento emergenziale.
Per gli operai e i dipendenti delle imprese che, nelle produzioni non strategiche o non interrompibili, possono e devono avere anch’essi il diritto di difendersi, rimanendo a casa.

 

A tutti gli altri va garantita l’agevolazione del lavoro agile (smart working) o l’utilizzo di ferie e cassa integrazione e comunque organizzazione del lavoro che eviti assembramenti e il mantenimento delle distanze di sicurezza.

Per gli operatori dei servizi sociali e per chi, in generale, è impegnato nel servizio pubblico di base, come gli operatori di front office, gli agenti della Polizia Locale e i nostri dipendenti in generale, per i quali valgono le medesime considerazioni appena fatte per le altre categorie di lavoratori impegnati in questa fase.

Per gli addetti del commercio e della grande distribuzione, per i quali siamo pronti anche noi sindaci a contribuire nell’individuazione di un’organizzazione diversa delle modalità attraverso le quali i cittadini si recano a fare la spesa; occorre prevedere anche per gli operatori del commercio il massimo della sicurezza e la possibilità di pause rispetto a ritmi che rischiano di diventare non sostenibili.

Abbiamo ritenuto necessario questo appello, perché oltre il condivisibile obbligo di restare tutti a casa, ci dobbiamo occupare e preoccupare di quelli che a casa non possono stare, cittadini e lavoratori impegnati per assicurare i servizi essenziali alla nostra comunità, verso i quali sentiamo il dovere morale di fare quanto possibile per tutelarli, oltre che una straordinaria riconoscenza.

Noi siamo pronti ad assumerci le nostre, consuete, responsabilità.

I Sindaci Umbri

 

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