Combattere la preoccupante carenza di sportelli bancari sul territorio / Farmacash: siglato accordo farmacie-Comuni a supporto dei cittadini

Intesa tra Innovacash, Anci Umbria e Federsanità Anci Umbria per favorire e sviluppare la diffusione e la conoscenza del dispositivo Farmacash, che consente di ritirare contanti, pagare bollettini e ticket, usufruire di servizi assicurativi: “Ben vengano le sinergie in grado di sviluppare progetti di pubblica utilità”

 

Contrastare il problema della chiusura di filiali bancarie e di sportelli automatici di prelievo. Una questione sempre più d’attualità anche in Umbria, terra a vocazione prettamente rurale, dove specialmente nelle piccole realtà, l’argomento è al centro di un dibattito ancora più intenso, di cui Anci Umbria e Federsanità Umbria si sono fatte carico. Ed anche per questo una sinergia tra farmacie e Comuni può servire a sviluppare nuove vie per giungere a una soluzione del problema. Su queste basi è nato un accordo particolarmente rilevante tra Innovacash (start-up controllata dall’azienda umbra Farma Service Centro Italia che vuole colmare gap e deficit dei servizi al cittadino portando l’innovazione digitale in farmacia) e Anci Umbria – Federsanità Anci Umbria che dal canto loro puntano a rafforzare la cooperazione tra pubblica amministrazione e imprese con lo scopo di favorire sviluppo economico e sociale delle comunità locali anche in ambito sanitario.

Proprio Anci Umbria ha avviato una rilevazione tra i suoi associati rispetto al problema della chiusura degli sportelli bancari in particolare nelle aree interne della regione, mettendo al corrente della delicata situazione anche parlamentari umbri, Regione Umbria, Anci ed altri soggetti istituzionali e non.

Al centro dell’intesa firmata oggi alla Sala Pagliacci della Provincia di Perugia è il sistema Farmacash, un rivoluzionario ecosistema di servizi da collocare presso le farmacie e sviluppato da Innovacash, che consente ai cittadini, tra le altre cose, di ritirare contante, usufruire di strumenti di pagamento per bollettini e ticket, ed anche di poter sottoscrivere servizi digitali in ambito assicurativo e bancario. Grazie alla funzione di capillarità delle farmacie sul territorio, uno strumento come Farmacash rappresenta di conseguenza una chiave di volta per poter ampliare la rete di servizi da offrire all’utenza e combattere anche l’ormai cronica assenza di sportelli Atm.

“L’idea di poter avviare una interlocuzione con Anci e Federsanità su questa tematica è un ottimo punto di partenza per sviluppare il progetto Farmacash”, ha commentato Silvia Pagliacci amministratore unico di Innovacash e presidente di Federfarma Perugia.

“Negli anni, abbiamo visto le farmacie trasformarsi, adattarsi ai tempi e da semplici dispensatrici di farmaci, sono diventate luogo dei servizi, sono un punto di riferimento fondamentale per il benessere e la salute del cittadino. Le farmacie – ha sostenuto il presidente di Anci Umbria, Michele Toniaccini – sono state un prezioso alleato durante questa lunga fase pandemica, al fianco delle Istituzioni e, ancora una volta, dei cittadini. Oggi, si aggiunge un ulteriore tassello alla loro mission: Farmacash non è solo un nuovo servizio, ma è una prima e importante risposta alla desertificazione di sportelli bancari e uffici postali, soprattutto nelle aree interne, nei piccoli Comuni. E’ la volontà a colmare un gap, un pesante vuoto, che si è venuto a creare in alcune realtà, dove sono stati cancellati Istituti bancari e uffici postali. Anci Umbria su queste chiusure ha fatto e continuerà a fare una battaglia che è prima di tutto di civiltà, di tutela della salute dei cittadini e di rispetto per i cittadini che hanno consentito a quelle banche e agli uffici postali di svilupparsi e crescere. La loro presenza è garanzia anche per il contrasto allo spopolamento”.

“I cittadini meritano una rete di servizi adeguata alle loro esigenze. Ben vengano sinergie come queste, visto che Farmacash va nella direzione della pubblica utilità”, ha aggiunto il presidente di Federfarma Umbria e Farma Service Centro Italia Augusto Luciani.

“Grazie a un dialogo sempre più costruttivo che si è instaurato anche con il sistema delle farmacie, rafforziamo l’azione di tutela dei nostri cittadini – ha aggiunto il presidente di Federsanità Anci Umbria, Manuel Petruccioli – e delle piccole realtà che sono l’essenza della nostra regione. Le farmacie sono ormai diventate un centro di erogazione di servizi ad ampio raggio e sono un interlocutore attento alle esigenze del cittadino. Questa collaborazione fra più e diversi livelli istituzionali è tutta a beneficio delle persone che devono essere sempre al centro dell’azione politica”. “Farmacash fornisce inoltre delle risposte di carattere sociale necessarie ad evitare lo spopolamento, anche economico, di porzioni sempre più grandi del nostro territorio”, sottolinea il direttore generale di Farma Service Centro Italia Franco Baldelli.

 

Perugia 16 dicembre




Pubblicato il Bando di Servizio Civile Universale 2021 – Proroga scadenza al 10-02-2022

 

SCADENZA PROROGATA ALLE ORE 14 DEL 10 FEBBRAIO 2022

 

Il Dipartimento per le Politiche Giovanili e il Servizio Civile Universale, in data 14 dicembre 2021, ha pubblicato il Bando Ordinario 2021 per la selezione dei volontari di Servizio Civile Universale.

https://www.scelgoilserviziocivile.gov.it/leggi-il-bando/

Gli aspiranti operatori volontari dovranno presentare domanda di partecipazione esclusivamente attraverso la piattaforma DOL raggiungibile tramite PC, tablet e smartphone all’indirizzo https://domandaonline.serviziocivile.it

Le domande di partecipazione devono essere presentate esclusivamente nella modalità on line sopra descritta entro e non oltre le ore 14.00 del 26 gennaio 2022. Oltre tale termine il sistema non consentirà la presentazione delle domande. Le domande trasmesse con modalità diverse non saranno prese in considerazione. È possibile presentare una sola domanda di partecipazione per un unico progetto ed un’unica sede.

Clicca qui per visualizzare la guida utile alla presentazione della domanda nella piattaforma DOL.

Per presentare domanda di partecipazione alla selezione è richiesto il possesso dei seguenti requisiti:
a) cittadinanza italiana, ovvero di uno degli altri Stati membri dell’Unione Europea, ovvero di un Paese extra Unione Europea purché il candidato sia regolarmente soggiornante in Italia;
b) aver compiuto il diciottesimo anno di età e non aver superato il ventottesimo anno di età (28 anni e 364 giorni) alla data di presentazione della domanda;
c) non aver riportato condanna anche non definitiva alla pena della reclusione superiore ad un anno per delitto non colposo ovvero ad una pena della reclusione anche di entità inferiore per un delitto contro la persona o concernente detenzione, uso, porto, trasporto, importazione o esportazione illecita di armi o materie esplodenti, ovvero per delitti riguardanti l’appartenenza o il favoreggiamento a gruppi eversivi, terroristici o di criminalità organizzata.

I requisiti di partecipazione devono essere posseduti alla data di presentazione della domanda e, ad eccezione del limite di età, mantenuti sino al termine del servizio.
Ulteriori dettagli per la presentazione della domanda sono contenuti nel bando consultabile al link: https://www.scelgoilserviziocivile.gov.it/leggi-il-bando/il-testo/

ATTENZIONE: Le procedure selettive prevedono due colloqui, uno con i selettori accreditati dell’Ente titolare (Anci Lombardia o Anci Veneto o ANCI Associazione Nazionale Comuni Italiani) e uno con l’Ente d’accoglienza (Comune o Ente indicato nella domanda di partecipazione).

L’assenza ai colloqui equivale all’esclusione dal bando. La data e l’orario dei colloqui di selezione con l’Ente titolare saranno comunicati su questo sito nei tempi utili come previsto dal Bando. La data del colloquio con l’Ente d’accoglienza (Comune o Ente indicato nella domanda di partecipazione) sarà comunicata direttamente al candidato dall’Ente stesso. I colloqui potranno essere tenuti in modalità “a distanza” e non “in presenza” a seconda dell’andamento della situazione emergenziale in corso.

Tutti i progetti hanno una durata di 12 mesi, prevedono la certificazione o attestazione delle competenze e un percorso di tutoraggio. Ai volontari è riconosciuto un contributo economico mensile pari a euro 444,30 e l’attestato di fine servizio.

 

 

UMBRIA  – CON ANCI LOMBARDIA COME ENTE CAPOFILA :

116 volontari, di cui 4 volontari con disabilità, 10 progetti complessivi

 

POSTI DISPONIBILI ANCI UMBRIA – SETTORE EDUCAZIONE 5 – NOME PROGETTO “CITTADINI ATTIVI PER FAVORIRE LA PARTECIPAZIONE ALLA VITA DEL TERRITORIO”

 

SETTORE PROTEZIONE CIVILE 6 – NOME PROGETTO “ESPERIENZA INSEGNA: STRATEGIE DI PREVISIONE DEI RISCHI ED EDUCAZIONE DI PROTEZIONE CIVILE”

Consulta la TABELLA UMBRIA2021




PNRR CULTURA

WEBINAR BORGHI STORICI: Le misure previste nel Next generation EU per renderli più attrattivi. 20 dicembre ore 15.

ISCRIZIONE AL LINK: https://it.surveymonkey.com/r/BorghiS

Webinar dedicato all’Avviso che sarà emanato tra qualche giorno dal MIc per la selezione dei progetti dei piccoli Comuni che saranno finanziati con la componente M1C3 Turismo e Cultura 4.0, compresa nel PNRR. Si tratta di uno specifico intervento finalizzato al sostegno dell’Attrattività dei borghi storici, e dedicato a promuovere progetti per la rigenerazione, valorizzazione e gestione del patrimonio storico, artistico e culturale – materiale e immateriale – integrando obiettivi di tutela con le esigenze di rivitalizzazione sociale ed economica, di rilancio occupazionale e di contrasto dello spopolamento. Le risorse disponibili per tale linea di azione sono pari a 580 milioni di euro di cui 380 per 229 Progetti locali di rigenerazione culturale presentati dai piccoli Comuni e 200 quale regime d’aiuto, attivato attraverso una procedura centralizzata di responsabilità del MiC, a favore delle micro, piccole e medie imprese localizzate o che intendono insediarsi nei borghi che saranno selezionati.
L’incontro sarà aperto da Roberto Pella, Vicepresidente vicario ANCI e da Veronica Nicotra, Segretario Generale ANCI. Previsti gli interventi di: Ottavia Ricci, Consigliere del Ministro Franceschini per la valorizzazione del patrimonio culturale diffuso; Angelantonio Orlando, Direttore Unità di Missione per l’attuazione del PNRR del MIc; Antonella Galdi, Vice Segretario generale ANCI e Vincenzo Santoro, Responsabile dipartimento Cultura e Turismo ANCI.




PNRR PER I COMUNI: formazione, progetti, bandi e avvisi

 

È ONLINE IL NUOVO SITO TEMATICO SUL PNRR DI ANCI UMBRIA clicca qui

 

SERVIZIO ORIENTAMENTO COMUNI ANCI – IFEL clicca qui

 

SCOPRI IL PIANO NAZIONALE DI RIPRESA E RESILIENZA clicca qui




Siglato Protocollo tra Anci Umbria, Federsanità Anci Umbria e Cesvol Umbria per supporto a associazionismo

Anci Umbria, Federsanità Anci Umbria e Cesvol Umbria insieme per definire Azioni continuative e di sistema per l’accompagnamento ed il supporto al volontariato e all’associazionismo nella fase riorganizzativa post-pandemica: firmato questa mattina il protocollo d’intesa

 

Un patto per rafforzare il Terzo Settore, il loro valore e la funzione sociale, insieme all’associazionismo, all’attività di volontariato e alla cultura e pratica del dono: è questo il senso del protocollo d’intesa siglato questa mattina, nella Sala Pagliacci del Palazzo della Provincia di Perugia, da Michele Toniaccini, per Anci Umbria, Manuel Petruccioli, per Federsanità Anci Umbria, e Giancarlo Billi, per Cesvol Umbria.

Un accordo che prevede, fra l’altro, un supporto al Terzo settore nella fase post-pandemica; la costruzione di un vero e proprio network del volontariato, per condividerne linee e azioni, per costruire nuovi percorsi per le comunità. Si parte con l’implementazione di una comunicazione congiunta volta a informare correttamente e capillarmente i rispettivi interlocutori diretti, migliorando l’impatto e la diffusione delle notizie aventi come destinatari Enti del Terzo Settore e Uffici comunali competenti, attraverso l’impiego dei canali informativi ordinari (siti web, social e mailing), e prevedendo, in prospettiva, la realizzazione di uno strumento informativo comune, in formato sia digitale, sia cartaceo; e la realizzazione di una piattaforma di comunicazione circolare realizzata da ANCI Umbria al fine di condividere dati, documenti e luoghi digitali di incontro per facilitare la permeabilità di progetti condivisi.

Ma è prevista anche la promozione dello sviluppo e l’estensione su base regionale delle buone prassi realizzate in alcune Zone Sociali; un’alleanza per la fase post-pandemica, per organizzare percorsi di informazione, accompagnamento, orientamento e formazione finalizzati ad aumentare il livello di autonomia amministrativa, organizzativa e gestionale degli Enti del Terzo Settore in riferimento all’applicazione delle norme vigenti oltre che delle misure di intervento per questi ultimi, direttamente collegate all’emergenza sanitaria, unitamente al rispetto di procedure, adempimenti e scadenze. Oltre a favorire un deciso processo di accompagnamento alla digitalizzazione degli Enti del Terzo Settore.

“Tutti i soggetti firmatari – hanno detto i tre presidenti – promuovono e sostengono il ruolo, fondamentale e prezioso, svolto dal Terzo settore, dal mondo del volontariato nell’organizzazione e gestione degli interventi e servizi sociali. L’accordo consente di mettere a sistema questo patrimonio comune, contribuendo a dare nuovo impulso allo sviluppo delle nostre comunità e all’integrazione socio-sanitaria in tutto il territorio regionale”.

Il protocollo, in sintesi:

Collaborare alla definizione, pianificazione e realizzazione di un nuovo processo di capacitazione rivolto sia agli uffici competenti dei Comuni delle 12 zone sociali dell’Umbria, che ai referenti degli Enti del Terzo Settore su prospettive, caratteristiche, meccanismi ed opportunità della co-progettazione e co-programmazione previste dal Codice del Terzo Settore;

Promuovere, contestualmente, l’attivazione di network a carattere anche locale e/o tematico, finalizzati a accompagnare l’associazionismo nell’utilizzo degli strumenti della progettazione sociale, favorendo i percorsi della co-progettazione e della co-programmazione;

Favorire l’inserimento ed il coinvolgimento delle associazioni nei tavoli di integrazione sociosanitario insediati da ANCI Umbria, Federsanità ANCI Umbria e Aziende sanitarie a quest’ultima associata per creare una solida rete da sempre auspicata di programmazione e redazioni di progetti territoriali nelle 12 Zone Sociali.

Promozione delle buone prassi e sviluppo di nuove iniziative su aree e attività di interesse generale

Promuovere lo sviluppo e l’estensione su base regionale delle buone prassi realizzate in alcune Zone Sociali, in relazione a progettualità continuative sulle attività di interesse generale, richiamate negli artt. 5 e 6 del Codice del Terzo Settore, che risaltino il protagonismo dei volontari degli Enti del Terzo Settore (esempio, sportello volontari per l’amministrazione di sostegno, ma anche altri strumenti, a carattere sia normativo che procedurale, quali il SAL, servizio accompagnamento al lavoro), per le quali il Cesvol può impegnarsi a sviluppare territorialmente e con il coinvolgimento attivo dei volontari degli Enti del Terzo Settore, strumenti e modelli di lavoro efficaci ed efficienti;

Promuovere lo sviluppo, promozione ed implementazione di percorsi di co-progettazione sulle azioni correlate al tema dell’integrazione, della immigrazione e della inter-cultura, in sinergia con l’associazionismo migrante, anche dando continuità a percorsi progettuali precedenti e già strutturati e prevedendo la sottoscrizione di uno specifico protocollo tra ANCI Umbria, Cesvol Umbria e le associazioni di cittadini migranti dell’Umbria da realizzarsi nell’ambito del progetto IMPACT Umbria;

Collaborare alla realizzazione di un processo di medio e lungo periodo, finalizzato a favorire interventi concreti sul tema dell’accessibilità, della disabilità e delle situazioni di esclusione sociale, promuovendo e facilitando l’attivismo dell’associazionismo di settore.

Alleanza per la fase post-pandemica

Collaborare nell’organizzazione e realizzazione di percorsi di informazione, accompagnamento, orientamento e formazione finalizzati ad aumentare il livello di autonomia amministrativa, organizzativa e gestionale degli Enti del Terzo Settore in riferimento all’applicazione delle norme vigenti oltre che delle misure di intervento per questi ultimi, direttamente collegate all’emergenza sanitaria, unitamente al rispetto di procedure, adempimenti e scadenze;

Coinvolgimento dei firmatari alla redazione e realizzazione del Piano Sociale e del Piano Sanitario Regionale per una realizzazione di politiche territoriali sociosanitarie rivolte alle fasce più deboli e ai nuclei familiari in difficoltà, causate anche dalla pandemia, attraverso percorsi di intercettazione precoce anche le reti capillari sviluppate dall’associazionismo e dal Terzo settore.

Condivisione di interventi finalizzati alla innovazione tecnologica e digitale degli enti  del terzo Settore

Favorire, attraverso progettualità concrete e condivise, un deciso processo di accompagnamento alla digitalizzazione degli Enti del Terzo Settore oltre che alla riqualificazione dei propri quadri e referenti sui temi del rinnovamento strutturale e delle competenze, attraverso progetti/interventi già in essere ed anche mediante ulteriori iniziative di carattere sia formativo che attraverso il supporto a carattere logistico e strutturale;

Condividere i processi formativi messi in campo anche dalla neonata a livello nazionale Federsanità Academy dedicando settori del catalogo di formazione ai volontari, sanitari e non, delle varie Associazioni di volontariato.

Il presente protocollo d’intesa ha validità biennale e potrà essere tacitamente rinnovato alla scadenza per analogo periodo.

 

Perugia 13 dicembre 2021




I Comuni e le città nel Pnrr: le risorse e le sfide. Anci Umbria e Anci Marche hanno fatto il punto, insieme a un pool di esperti

I presidenti Toniaccini e Mancinelli: “I Comuni protagonisti del cambiamento”

 

“I Comuni e le città nel Pnrr: le risorse e le sfide” è il titolo del workshop che si è svolto questa mattina, all’Auditorium Capitini di Perugia, promosso da Anci Umbria e Anci Marche, nell’ambito del ciclo di incontri rivolto ai Comuni, dirigenti, funzionari e agli amministratori locali, organizzato da Anci e dal Ministero dell’Economia e delle Finanze per illustrare il Piano nazionale di ripresa e resilienza.

Oltre all’Ufficio di Presidenza di Anci Umbria e Marche, ad alcuni Parlamentari, erano presenti più di 150 Sindaci fra quelli in sala e quanti collegati.

L’evento è servito a fornire, grazie alle relazioni di un pool di esperti, fra Anci nazionale e rappresentanti del Mef e della Commissione europea, un quadro generale del Pnrr e delle risorse disponibili, con particolare attenzione all’impianto innovativo.

Al centro dell’agenda, il ruolo dei Comuni e delle città, oltre alle principali linee di intervento di loro interesse, con specifici focus sulle risorse disponibili e sui tempi di attuazione, nonché sulle iniziative di supporto per la messa a terra degli investimenti. Sono stati affrontati anche gli aspetti relativi al flusso dei rimborsi comunitari, alla rendicontazione ed al controllo per il conseguimento dei target, dei milestone e delle spese progettuali.

Il presidente di Anci Umbria, Michele Toniaccini, nel dare il benvenuto alla collega delle Marche, Valeria Mancinelli, ai Sindaci di Umbria e Marche, a tutti i presenti e a quanti erano in collegamento, ha parlato dell’importante “sinergia derivante dal Pnrr fra associazioni e fra Istituzioni che, fra l’altro, abbiamo già sperimentato in questa lunga fase di pandemia, e, ancor prima, durante la ricostruzione per le aree del cratere”.

“Anci Umbria – ha detto il presidente Toniaccini – crede fortemente nella collaborazione fra Comuni per migliorare servizi e portare nuove opportunità nei territori. Questo incontro intende proprio informare su cosa prevede il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza in relazione agli enti territoriali. Anci Umbria vuole farsi trovare pronta ai bandi del Pnrr. E credo che il punto di partenza, sia quello di fare chiarezza su quali opportunità sono disponibili, sulle strade percorribili, su come accedere ai fondi e come rendicontare. A Parma abbiamo avuto già una prima, importante occasione per confrontarci su questo tema, sui miliardi di euro in arrivo nei nostri territori e anche i Comuni dovranno avere la capacità di intercettarli, perché da questo dipende la costruzione di nuovi servizi, il miglioramento della qualità della vita dei cittadini, in altre parole il futuro delle nostre città. Solitamente, un Sindaco programma per i 5 anni di mandato, il Pnrr ci dà l’opportunità di programmare i prossimi 20-30 anni. Una sfida epocale, per ridisegnare il nostro Paese, partendo dai territori”.

Il presidente, infine, ha parlato della “task force di Anci nazionale dedicata proprio alle procedure dei progetti legati ai fondi del Pnrr e – ha aggiunto – come Anci Umbria ci stiamo confrontando con la Regione dell’Umbria per questo difficile e delicato percorso”.

Per la presidente Mancinelli “si tratta di un incontro particolarmente utile, in quanto i tecnici della Commissione Europea, della Presidenza del Consiglio, del Mef e dell’Anci ci hanno consentito di comprendere meglio i meccanismi attraverso cui accedere ai fondi del PNRR. Il PNRR mette a disposizione un ingente quantitativo di risorse che, a tutti i livelli istituzionali, dovremo essere bravi a mettere a terra con progettualità condivise nell’interesse della collettività. Fondi che dovranno rappresentare un volano per il rilancio dei nostri territori, soprattutto in settori chiave quali quello dell’edilizia, delle costruzioni e della rigenerazione urbana e che, per quanto concerne i comuni coinvolti nel sisma 2016 si combinano a fondi dedicati al sisma. Per tutti i sindaci e per l’Anci è una sfida importante perché, se sfruttata al meglio, ci consentirà di determinare miglioramenti nel rendere le nostre città più sostenibili accrescendo la qualità della vita dei cittadini e rendendole più attrattive grazie ad una migliore fruizione complessiva.

Per i comuni è una grande opportunità che va colta a pieno e questo incontro con illustri esperti, organizzato congiuntamente da Anci Marche e Anci Umbria, è un’ottima occasione per fare chiarezza e fugare i dubbi così da farsi trovare pronti”.

 

Perugia 10 dicembre 2021




NOTA RIEPILOGATIVA ANCI MISURE PNRR ISTRUZIONE

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PRIMA NOTA RIEPILOGATIVA MISURE PNRR ISTRUZIONE

Il Ministero dell’Istruzione, ha emanato il decreto “per la definizione dei criteri di riparto, su base regionale, delle risorse del Piano nazionale di ripresa e resilienza e delle modalità di individuazione degli interventi di edilizia scolastica”, che è in registrazione alla Corte dei Conti, e sta procedendo alla pubblicazione degli avvisi e relativi allegati https://pnrr.istruzione.it/avvisi/

Si tratta di risorse importanti, per un investimento complessivo pari a 5,2 mld, assegnate direttamente agli enti locali, per misure strategiche finalizzate alla riqualificazione del patrimonio scolastico e realizzazione di scuole innovative ed efficienti; alla riduzione del Gap nei servizi educativi e per l’incremento dei posti disponibili; per l’estensione del tempo pieno e della pratica sportiva nelle scuole attraverso il potenziamento di mense e palestre scolastiche. Importante il lavoro svolto dall’ANCI con il Ministero dell’Istruzione per ridurre i passaggi e snellire le procedure, attraverso l’erogazione diretta delle risorse agli enti locali con l’emanazione da parte del ministero dell’istruzione di bandi nazionali rivolti a Comuni, Città Metropolitane e Province, enti proprietari degli edifici scolastici e diretti attuatori degli interventi.

 

Le misure previste:

– Piano sostituzione edifici scolastici e riqualificazione energetica – € 800 milioni

– Piano asili nido e scuole dell’infanzia – € 3 miliardi 

– Piano estensione tempo pieno e mense – € 400 milioni

– Piano per le infrastrutture nelle scuole – € 300 milioni

– Messa in sicurezza e riqualificazione scuole – € 500 milioni. Gli interventi finanziati saranno individuati attraverso la programmazione regionale.

Per tutte le misure è prevista una riserva di almeno il 40% delle risorse per gli enti locali delle regioni del Sud.

Prevista la pubblicazione delle graduatorie degli interventi ammessi, da parte del ministero dell’istruzione, entro marzo 2022.

Per il riparto delle risorse, a livello regionale, si è tenuto conto del trend della popolazione scolastica (dati ultimi 5 anni) e delle situazioni infrastrutturali specifiche (gap infrastrutturale) rispetto alla media nazionale. Per l’avviso su asili nido e scuole infanzia si è anche tenuto conto:

      -del gap nei servizi relativi alla fascia ( 0/3 inteso sia come numero di posti sia come percentuale di comuni coperti dal servizio per asili nido)     

      -del numero attuale di scuole infanzia.

 

Per garantire la completa assegnazione di tutte le risorse disponibili, è previsto che, laddove in una Regione residuino risorse perché superiori al fabbisogno espresso, queste andranno a finanziare i progetti che, nel rispetto della percentuale del 40% riservata alle regioni del Mezzogiorno. Per affiancare gli enti locali nella fase di presentazione dei progetti il Ministero sta siglando convenzioni con Cassa Depositi e Prestiti, Consip, Autorità nazionale anticorruzione, Sogei, GSE. Inoltre è previsto l’ampliamento del numero dei tecnici della Task force dell’Agenzia di coesione territoriale sull’edilizia scolastica per il supporto organizzativo. Il Ministero ha previsto servizi di assistenza tecnico/amministrativa per gli Enti Locali sia nella fase di candidatura sia nella fase di attuazione degli interventi, attraverso il sito pnrr.ediliziascolastica@istruzione.it e contatti telefonici dedicati.

Saranno organizzati anche in collaborazione con ANCI, webinar informativi al fine di fornire informazioni dettagliate per la presentazione dei bandi. Sul sito dell’ANCI è presente un banner dedicato alle misure del PNRR.

 

 

1) Piano sostituzione edifici scolastici e di riqualificazione energetica (scuole nuove) 

Avviso pubblico: candidature entro 8 febbraio 2022

Aggiudicazione lavori entro il 20 settembre 2023 e conclusione entro e non oltre 31 marzo 2026

 

– 800 milioni di euro finalizzati alla sostituzione di parte del patrimonio edilizio scolastico obsoleto per creare nuove strutture sostenibili con il massimo dell’efficienza energetica e per garantire la didattica con metodologie innovative (riduzione consumi emissioni inquinanti, aumento sicurezza sismica e sviluppo aree verdi). Il Piano intende intervenire su circa 195 edifici con una riduzione del consumo di energia di almeno il 50%.

 

È prevista, da parte del Ministero dell’Istruzione, l’indizione di un concorso di progettazione per le aree geografiche e gli enti locali, individuati a seguito di procedura selettiva. (art. 22 dl n.152/21 recante disposizioni urgenti per l’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza e la prevenzione delle infiltrazioni mafiose).

 

 

 

 

2) Asili nido e scuole infanzia

Presentazione candidature: entro 28 febbraio 2022

 

Risorse per messa in sicurezza, riconversione, nuova costruzione asili e scuole infanzia, con l’obiettivo di creare 264 mila nuovi posti. 

 

– 3 mld per nuovi progetti di cui:

2,4 miliardi per asili nido

600 milioni per scuole infanzia

 

Previste risorse in conto corrente per spese di gestione

 

 

 

3) Piano estensione tempo pieno e Mense

 Avviso pubblico: candidature entro 28 febbraio 2022

 

Aggiudicazione lavori entro 31 marzo 2023 e conclusione entro e non oltre 31 marzo 2025

 

Ogni ente locale può presentare massimo 2 proposte di cui ognuna riferita ad un singolo edificio scolastico. I capoluogo di provincia possono presentare massimo 4 proposte.

 

– 400 milioni di euro per costruire nuove mense scolastiche ovvero riqualificare quelle esistenti per superare divario Nord-Sud e favorire l’attivazione del tempo pieno con costruzione o ristrutturazione e riqualificazione degli spazi mense (totale di circa 1.000 edifici) da parte degli enti locali proprietari degli edifici.

 Misura di potenziamento in sinergia con progetti per incremento dell’offerta formativa.

 

 

 

 

4) Infrastrutture sportive per lo sport a scuola 

Avviso pubblico: Candidature entro 28 febbraio 2022.

Aggiudicazione entro 31 marzo 2024 e conclusi entro e non oltre 31 marzo 2026

 

Ogni ente locale può presentare massimo 2 proposte di cui ognuna riferita ad un singolo edificio scolastico. I capoluogo di provincia, le provincie e città metropolitane possono presentare massimo 4 proposte.

 

– 300 milioni per la costruzione di nuove palestre scolastiche o messa in sicurezza di quelle esistenti, al fine di contrastare la dispersione scolastica e incrementare il tempo pieno consentendo l’apertura della scuola anche oltre l’orario scolastico.

 

 

 

5) Piano di Messa in sicurezza e riqualificazione dell’edilizia scolastica

 

L’individuazione degli interventi è effettuata attraverso la programmazione regionale, pertanto non è previsto avviso pubblico. Le procedure dovranno concludersi entro e non oltre il 22 febbraio.

 

-500 milioni (ai  quali  si  aggiungono ulteriori  210 mln della programmazione  2021) da destinare a progetti di messa in sicurezza del patrimonio scolastico esistente attraverso l’adeguamento sismico, l’efficientamento energetico e la sostituzione edilizia di edifici e scuole vetuste e inagibili. I progetti saranno individuati entro marzo 2022 con decreto del Ministero Istruzione.

 

Nel caso di mancato rispetto del termine del 22 febbraio 2022 per l’individuazione degli interventi da parte delle Regioni, il Ministero dell’istruzione procede direttamente all’individuazione degli interventi, coerenti con le finalità del Piano nazionale di ripresa e resilienza, nell’ambito della programmazione triennale nazionale 2018-2020

 

 




Mensa personale scolastico. Tabella del Ministero Istruzione sui pagamenti 2021 ai Comuni

Il Ministero dell’Istruzione ha autorizzato nei giorni scorsi l’emissione degli ordini di pagamento, a titolo di rimborso ai Comuni, delle spese per la mensa del personale scolastico statale. Il contributo complessivamente pari a 62.776.678,00 mln di euro è assegnato direttamente ai Comuni, secondo le modalità e i criteri di cui al comma 41, art.7 della legge 135/2012. Le risorse assegnate potranno essere consultate nella Tabella – Erogazione MENSA anno 2021 a favore dei Comuni. L’ANCI ha sempre manifestato contrarietà al riconoscimento di un “contributo” per i pasti forniti dai Comuni al personale scolastico statale, in luogo del rimborso dell’intero costo di ogni singolo pasto, che viene infatti effettuato in proporzione al numero delle classi che accedono al servizio e non in base al numero effettivo dei pasti forniti e dei relativi fruitori. Ed è sulla necessità di adeguare il contributo annuo che ha chiesto di individuare risorse aggiuntive nella Legge di Bilancio 2022. Quest’anno poi, attraverso le sollecitazioni di ANCI, il Ministero dell’Istruzione ha integrato l’elenco dei beneficiari del contributo con 451 Comuni che, pur non presentando classi a tempo pieno/prolungato in organico di fatto, riportavano la presenza di alunni che usufruivano del servizio di mensa.




FONDO KYOTO: bando efficientamento energetico edifici scolastici, strutture sanitarie, impianti sportivi

Il MITE ha riaperto lo strumento Fondo Kyoto riprogrammando ulteriori risorse pari a 200 milioni di euro per interventi di riqualificazione energetica degli edifici pubblici adibiti a scuole, strutture sanitarie ed impianti sportivi. I soggetti pubblici proprietari delle strutture hanno la possibilità di accedere a prestiti a tasso agevolato dello 0,25% per migliorare la qualità e l’efficienza energetica dei propri edifici. Il fondo rotativo gestito dal MITE rappresenta un’opportunità di finanziamento vantaggiosa per coprire la quota parte di progetto che non è assistita dal contributo del Conto Termico, con cui è pienamente cumulabile.

Le domande di ammissione a finanziamento possono essere presentate entro il 19 dicembre, tramite procedura informatizzata. Le istanze sono valutate secondo l’ordine cronologico di ricezione, fino all’esaurimento delle risorse disponibili.

Ulteriori informazioni sulle modalità operative di accesso al Fondo sono fornite in una sezione dedicata del sito del Ministero della Transizione Ecologica, all’indirizzo https://www.mite.gov.it/pagina/fondo-kyoto-2021 e possono essere altresì richieste tramite mail all’indirizzo infofondokyoto@mite.gov.it o al telefono al numero 06. 57225106”.

Data la scadenza ravvicinata, ANCI sta richiedendo una proroga dello strumento.




Entra nella piena operatività la Consulta Politiche Innovazione tecnologica e digitale

Incontro con l’assessore regionale allo Sviluppo economico, digitale e semplificazione, Michele Fioroni

Zuccherini: “Vogliamo aprire un’importante finestra di dialogo anche con la Regione

Coordinata da Francesco Zuccherini, la Consulta Politiche Innovazione tecnologica e digitale di Anci Umbria si è riunita nei giorni scorsi, alla presenza dell’assessore regionale allo Sviluppo economico, digitale e semplificazione, Michele Fioroni e del dirigente regionale Graziano Antonielli.

“Questo è il luogo del confronto – ha detto il coordinatore Zuccherini – fra i diversi livelli Istituzionali, un dialogo necessario sui temi del digitale, della banda ultra larga e del digital divide, perché fa riferimento a una serie di servizi e opportunità per i Comuni, e quindi per i cittadini”. Per Zuccherini, questi argomenti sono “strategici per lo sviluppo delle nostre comunità, ancor più alla luce dei contenuti del Pnrr. Su questo, la Regione si è già attivata, dimostrando grande attenzione a questo settore. Come Consulta, vogliamo diventare un laboratorio di idee, un luogo di confronto fra esperienze diverse, a partire da un dialogo continuo con la Regione Umbria e gli altri livelli Istituzionali”.




ForsAM, diplomi per tre giovani amministratori umbri

È tempo di diplomi anche in Anci Umbria: tre giovani amministratori umbri si sono diplomati alla scuola di alta formazione di Anci, dopo un lungo percorso di studio

Diplomi per Bernardini, Grullini e Piergentili

 

Con due distinte cerimonie, avvenute la prima a Roma nel corso dell’Assemblea nazionale di Anci Giovani a settembre, l’altra a Parma, i primi di novembre, nel corso della XXXVIII Assemblea annuale di Anci, sono stati consegnati i diplomi ai giovani amministratori umbri che hanno completato il ForsAM – Corso di Formazione Specialistica in Amministrazione Municipale.

Si sono diplomati a pieni voti Damiano Bernardini, sindaco di Baschi, e presidente di Anci Giovani Umbria; e Fabiana Grullini, del Comune di Campello sul Clitunno e Valerio Piergentili del Comune di Gubbio. Bernardini aveva frequentato la precedente edizione, l’VIII, ma per motivi di emergenza sanitaria, la cerimonia era stata rinviata.

“La scuola per Giovani Amministratori di Anci – affermano i tre amministratori – è una grande opportunità di crescita e di valorizzazione del patrimonio politico acquisito. E’ un laboratorio di alta formazione che consente ai giovani amministratori di fare quel salto di qualità che oggi i territori richiedono. Occorre essere sempre più preparati di fronte alle nuove sfide che ci attendono. Un corso che ci permette di dare gambe alle nostre idee, progettualità e visioni future delle nostre città”.

Al ForsAM si accede con un bando, a seguito di una selezione. È un corso di formazione della durata complessiva di 308 ore suddivise fra attività d’aula, project work e studio individuale. È strutturato come un master per executives, e si rivolge alle nuove leve di giovani amministratori locali che intendono investire in un percorso di miglioramento delle loro competenze. L’obiettivo è quello di fornire appropriati strumenti tecnici e concettuali per affrontare la propria missione amministrativa e per sviluppare una visione di futuro nelle scelte politiche di medio periodo.

I moduli disciplinari vengono svolti in collaborazione con esperti delle materie oggetto del corso e docenti universitari. L’approccio metodologico affianca lezioni frontali con strumenti interattivi come casi didattici, simulazioni, role playing, finalizzati a favorire l’apprendimento dei contenuti in una logica applicativa e, pertanto, in costante riferimento a casi concreti.

La struttura didattica prevede 7 moduli formativi: Gestione e valorizzazione delle risorse ed uso dei beni comuni; Welfare; Finanza locale; Assetto istituzionale locale; Servizi Pubblici Locali; Politiche di coesione e progetti europei; Innovazione nelle città; cui si affiancano 2 project work, su welfare e servizi pubblici locali, basati su casi reali di Comuni.

 




Sullo stop alle edizioni notturne del TGR Umbria, Anci Umbria parla di indebolimento del sistema di informazione relativo ai territori

Anche Anci Umbria chiede “un passo indietro rispetto alle decisione di ridurre le edizioni del TGR sulla terza rete Rai, perché ogni telegiornale rappresenta – afferma il presidente di Anci Umbria, Michele Toniaccini – un presidio fondamentale dell’informazione, con tutte le sue edizioni che sono cuore ed essenza del servizio pubblico locale”. Per Anci Umbria – prosegue – “questa decisione rischia di compromettere la voce dei territori. Bisogna lavorare per far crescere l’informazione regionale, per ampliare il ventaglio delle possibilità di informare i cittadini sui fatti del loro territorio, non certo per ridurlo. I territori hanno bisogno di avere ancora più spazio per raccontare la loro vita, i loro problemi, le loro singole realtà, le loro potenzialità”. Anci Umbria auspica che “l’edizione della notte continui a costituire un valore aggiunto per l’informazione regionale